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La storia de "L'Orchestra di Piazza Vittorio"


La storia de
Dal salvataggio del Cinema Apollo dal Bingo e dalla volontà di trasformarlo in un Laboratorio Internazionale di Cinema, Musica e Scrittura, si sviluppa l’idea di creare un’Orchestra composta da una ventina di musicisti provenienti da comunità e culture diverse (oltre, inevitabilmente, alla nostra), ognuno coi suoi strumenti e il suo bagaglio di musica popolare, in una fusione di culture e tradizioni, memorie, antiche e nuove sonorità, strumenti sconosciuti, melodie magicamente universali, voci del mondo.
Ideata da Mario Tronco, membro della Piccola Orchestra Avion Travel, e prodotta da Apollo 11, l’Orchestra rappresenta un’esperienza forse unica al mondo, che assegna all’Italia un primato di cui andar fieri.
Questo progetto, che ha raccolto l'entusiasmo di migliaia di sostenitori, molti dei quali abitanti all'Esquilino, ha suscitato via via l’interesse dei media, non soltanto nazionali, nonché l’attenzione di docenti e ricercatori universitari che ne studiano lo sviluppo dedicando a esso pubblicazioni monografiche e convegni. L’Orchestra di Piazza Vittorio rappresenta una realtà unica in Europa.
È la prima ed unica orchestra nata con l'auto-tassazione di alcuni cittadini che stanno cercando di creare dei posti di lavoro e relativi permessi di soggiorno per eccellenti musicisti provenienti da tutto il mondo ed ora di fatto nostri concittadini, anche se alcuni fra essi in precedenza non erano stati accolti dalla nostra città nel migliore dei modi, costretti a sopravvivere con lavori di fortuna umilianti, al nero e, chiaramente, sottopagati.
Questi musicisti portano la testimonianza di musiche, culture e religioni diverse. Basta guardarli, tutti insieme, sul palco, per comprendere quanto possano felicemente incarnare un messaggio di fratellanza e di pace ben più efficace di proclami, comizi e dibattiti televisivi.
Ma al di là del valore politico e sociale l’Orchestra si fa portatrice di un forte contenuto prettamente musicale e artistico di valore pressoché unico.
L’Orchestra promuove la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi e spesso sconosciuti al pubblico italiano, costituendo anche un mezzo di recupero e di riscatto per musicisti stranieri che vivono a Roma a volte in condizioni di emarginazione culturale e sociale.
L’Orchestra in questo senso avrà un importante: intende infatti stabilire nel tempo un rapporto di continuità attraverso un contributo minimo garantito ai musicisti per poter effettuare almeno un giorno di prove retribuito a settimana ed un concerto al mese. L’obiettivo finale è la creazione di un’orchestra multietnica stabile.
Le prove dell’Orchestra sono aperte al pubblico e si tengono in uno spazio, conquistato dall’Apollo 11, presso l’Istituto Tecnico Galilei sito in via Conteverde al Rione Esquilino, denominato Piccolo Apollo che ospita anche le molte altre attività facenti capo all’associazione.
Le audizioni sono state filmate e costituiscono il materiale del film diretto da Agostino Ferrente, sulla nascita dell'orchestra e sull’attività del gruppo Apollo 11.

19/01/2007