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Note di regia del film "Il 7 e l'8"


Note di regia del film
Il 7 e l’8” nasce dalla collaborazione e dal lavoro di Ficarra & Picone e Giambattista Avellino. Un sodalizio artistico e professionale quasi inossidabile, perchè, come dice Ficarra: “Di Giambattista non posso dire né bene, né male. Chi l’ha mai visto sul set? Lui si è molto impegnato nei provini con le attrici… Le parti femminili erano il lavoro più faticoso”.
Il film nasce dall’idea di cimentarsi in una commedia densa di emozioni, che divertisse e facesse riflettere. “Certo”, dice Picone “era importante anche far lavorare il nostro anziano Direttore della Fotografia, quindi il film era un modo per stare insieme, per non farlo sentire alle soglie della pensione”.
Viste le premesse, il clima sul set è sempre stato di grande collaborazione”, continua Ficarra, “Io e Picone siamo sicuramente molto diversi, e va detto che solo per la buona volontà di qualcuno (senza specificare chi sia quel qualcuno) troviamo un punto d’incontro!”.
Infatti, le riprese del film si sono svolte all’insegna di una grande armonia condita di scherzi e continue battute. “Eravamo sul set di una commedia” prosegue Picone, “e l’ultimo giorno di riprese piangevano tutti. Era uno spettacolo emozionante vedere questa troupe italo-siciliana abbracciarsi commossa. Poi, erano nate relazioni sentimentali e c’era qualcuno che non voleva più lasciarsi”.
La presenza di tre punti di vista ha poi offerto la possibilità di un confronto di vedute e stili.
Giambattista Avellino tiene a precisare infatti che “Questa regia a tre non ha creato alcun problema, nel senso che sul set non c’erano tre registi. Ce n’era uno solo, e non c’è bisogno di specificare chi fosse”.
Il cast di attori e attrici di prim’ordine ha entusiasmato la troupe poiché ha regalato alla sceneggiatura un grande contributo artistico. Anche da parte di chi, come Eleonora Abbagnato per la prima volta si “esibisce” in un film e non sui palcoscenici dei grandi teatri. Prima ballerina del Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi, ha mosso sicura i suoi primi passi da attrice: “Abbiamo avuto anche la grande opportunità di avere Eleonora Abbagnato sul set, l’étoile dell’Opéra di Parigi” dice Picone, “E noi l’avevamo selezionata come ballerina, anzi quasi pensavamo di cambiare il soggetto del film e fare un musical. Dopo il provino, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo detto – Ma non sa ballare!. Però ormai era arrivata fino a lì, l’abbiamo presa e l’abbiamo fatta recitare”.
La scelta infine di ambientare il film in Sicilia è stata quasi una scelta obbligata, “Abbiamo girato in Sicilia perché volevamo andare a dormire a casa!” conclude Ficarra. “E comunque tengo a precisare che è il secondo film ambientato in Sicilia dove nessuno muore sparato. Quindi credo sarà l’ultimo…Non vorremmo che diventasse un’abitudine”.

Giambattista Avellino, Salvatore Ficarra e Valentino Picone