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Ada Marchesini Gobetti. L'Abitudine all'Azione


Regia: Marta La Licata, Fedora Sasso
Anno di produzione: 2016
Durata: 52'
Tipologia: documentario
Genere: biografico/storico
Paese: Italia
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: HD, colore
Titolo originale: Ada Marchesini Gobetti. L'Abitudine all'Azione

Sinossi: Traduttrice, scrittrice, editrice, maggiore dell’esercito per la sua attività durante la Resistenza, vicesindaco di Torino, pedagogista. Ada Marchesini Gobetti, donna coraggiosa e coerente, è la protagonista del documentario “Ada Marchesini Gobetti. L’Abitudine all’Azione

Da adolescente, mentre il fascismo si afferma, s’innamora del giovane editore Piero Gobetti con cui condivide la formazione intellettuale e politica e la passione per la scrittura. Nel 1926, a ventitré anni, rimane vedova con un bimbo di pochi mesi da crescere, Paolo. Ada è autonoma, fa la traduttrice e l’insegnante e casa Gobetti, in via Fabro a Torino, rimane un punto di riferimento per l’antifascismo fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.

Dalla sua partecipazione alla Resistenza come capo delle formazioni di Giustizia e Libertà in Val di Susa, nasce “Diario partigiano”. Un libro fondamentale per comprendere la quotidianità della lotta clandestina, le strategie di sabotaggio contro i tedeschi e, soprattutto, lo spirito con cui Ada, il figlio diciottenne, il secondo marito Ettore Marchesini, e gli amici partigiani, sognano la liberazione e il grande cambiamento.

Fondatrice dei Gruppi di difesa della donna, si è successivamente dedicata alla difesa dei diritti femminili partecipando alle attività dell’Udi e di altri movimenti europei. Nel Dopoguerra, diventa vicesindaco di Torino, scrive articoli e si dedica alla pedagogia, riflettendo sulla scuola e sul rapporto tra figli e genitori. Tradurre i propri principi di democrazia e libertà in azione e non perdere mai la curiosità verso il mondo sono i principi che hanno ispirato la sua vita.

Sito Web: http://

Note:
Il Centro studi Piero e Ada Gobetti di Torino ha collaborato alla realizzazione del documentario, fornendo tutti gli scritti originali e il materiale fotografico custodito nel fondo Ada Gobetti. La famiglia Gobetti ha, invece, messo a disposizione alcuni filmini super8 che ritraggono Ada negli anni ’50 e ’60.

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