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I set della realtà - I film di Daniele Incalcaterra





4 dicembre 2015
Cinema Trevi - Roma
Ore 17.00
Contr@site di Fausta Quattrini e Daniele Incalcaterra (2003, 87’)
A Vallegrande, sulle montagne boliviane, un piccolo gruppo di documentaristi europei segue le ricerche di un team di antropologi cubani, decisi a ritrovare il luogo dove sono sepolte le spoglie del rivoluzionario argentino Ernesto Che Guevara. A integrare il progetto, un sito web per raccogliere materiali e testimonianze, raccontare i loro progressi e le opinioni personali degli abitanti del luogo. In Contr@site il regista abbandonano il territorio del documentario tradizionale, aprendosi alla contaminazione e alla sperimentazione dei linguaggi del web. Nel susseguirsi di sequenze filtrate dallo schermo del computer e dalle riprese della webcam, si ricostruisce un collegamento fra immagini, luoghi e utopie, di ieri e oggi.
Sottotitoli in italiano
Ore 19.00
Terre d’Avellaneda di Daniele Incalcaterra (1993, 84’)
Nella fossa comune clandestina nel cimitero di Avellaneda, dove gli oppositori politici del regime venivano sepolti, un gruppo di ricercatori – l’Equipo Argentino de Antropología Forense – lavora senza sosta, cerca di dare un nome e un’identità ai corpi di tanti desaparecidos, leggendo gli scheletri come fossero libri, identificando ferite, segni, fori di proiettili. Il primo passo per arrivare a incriminare gli aguzzini e ristabilire quella giustizia che la politica ha scelto di non garantire. Karina Manfil ha vent’anni e vuole ritrovare i suoi genitori, militanti peronisti, spariti nel 1976. Sopravvissuta al massacro della famiglia, si apre a un dialogo con gli anatomo-patologi nella speranza di seppellire i suoi morti e tornare così alla vita.
Sottotitoli in italiano
Ore 21.00
Repubblica nostra di Daniele Incalcaterra (1995, 78’)
Due magistrati del pool di Mani pulite: Piercamillo Davigo e Antonio Di Pietro; due candidati alle elezioni: Gianni Pilo, direttore dell’istituto di sondaggi Diakron, l’uomo che con le sue analisi fu una delle figure-chiave del successo berlusconiano, e un operaio ex comunista dell’Alfa Romeo, Alvaro Superchi. Quattro attori di una tragicommedia che racconta le elezioni del marzo 1994, il crollo della Prima repubblica e la nascita di una nuova concezione della politica. Dal marzo al dicembre 1994, il film testimonia un periodo complesso della storia italiana, squadernando i metodi organizzativi e la filosofia del “partito-azienda” e affrontando il nodo dei rapporti tra politica, magistratura e informazione nel nostro Paese.
Sottotitoli in italiano

5 dicembre 2015
Cinema Trevi - Roma
Ore 16.30
FaSinPat - Fábrica sin patrón di Daniele Incalcaterra (2004, 65’)
Provincia di Neuquén, Patagonia argentina. La Zanon, fabbrica di ceramiche creata durante gli anni della dittatura, usando fondi pubblici, e cresciuta sotto gli auspici del governo Menem, chiude i battenti nel 2000, adducendo la crisi del mercato come causa principale. Nel 2001 gli operai decidono di occupare la fabbrica, riavviando la produzione, creando nuovi posti di lavoro e garantendo a tutti uno stesso salario. La loro esperienza diventerà emblematica per l’intero movimento operaio latinoamericano. In FaSinPat la macchina da presa di Incalcaterra dà voce agli operai, raccontando le diverse fasi della lotta, dando conto dell’approccio democratico alla gestione della fabbrica e testimoniando la nascita di una coscienza collettiva, concedendo a tutti la parola, senza protagonismi, con una scelta di stile che è innanzitutto una scelta politica.
Sottotitoli in italiano
a seguire 
Chapare di Daniele Incalcaterra (1990, 60’)
Bolivia, Centro di detenzione La Granja. Un folto gruppo di giovani schierati in fila intona un canto sulla vita da detenuto. Sono ex tossici costretti a lavorare per i grandi coltivatori di coca. Chapare parte da questo frammento di realtà per raccontare il legame perverso tra la gestione del territorio e la coltivazione della coca, che, foglia sacra destinata a un consumo tradizionale, è diventata il fulcro del narcotraffico. I protagonisti di questa storia sono trafficanti e politici corrotti, ma anche contadini ed ex minatori disoccupati, per i quali il lavoro nelle piantagioni costituisce l’unica possibilità di sopravvivenza, un argine contro un futuro di fame e miseria. L’affresco corale che ne risulta restituisce tutta la complessità delle relazioni tra Nord e Sudamerica.
Sottotitoli in italiano
Ore 19.00
Incontro con Daniele Incalcaterra
Ore 21.00 
El Impenetrable di Daniele Incalcaterra (2012, 92’)
Alla morte del padre, Daniele Incalcaterra eredita 5000 ettari di terreno in uno degli ultimi luoghi al mondo che abbiano resistito alla conquista dell’uomo – il Chaco paraguayano, luogo dove al contempo entrano in gioco forze tragiche e si mette in scena una sorta di western classico: terra da colonizzare, ricchezze da sfruttare, indigeni da sterminare – e decide di restituire la terra ai nativi che lì vivono da sempre. Ma le compagnie petrolifere, i coltivatori di soia transgenica e gli allevatori che operano nel territorio non sono dello stesso parere. Il film denuncia le storture del passato – durante gli anni bui del regime di Stroessner, quando le terre vergini venivano cedute ad affaristi stranieri e amici del dittatore – ed espone le contraddizioni dell’oggi, in un paradiso naturale devastato da una deforestazione compiuta in nome del capitale.
Data: 04/12/2015 - 05/12/2015
Luogo: Roma, Italia
Periodo: Dicembre

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