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Il cinema come eresia. Omaggio a Fabrizio Ruggirello





13 dicembre 2015
Cinema Trevi - Roma
Ore 17.00
Introduzione di Mario Martone
a seguire
Presentazione di Ippolita Di Maio
 a seguire
Michelangelo. Una passione eretica di Fabrizio Ruggirello (2008, 48’) Lavorando al restauro della statua del Mosè uno studioso e biografo di Michelangelo si trova a investigare sui complessi rapporti tra l’artista e la Chiesa. Emerge un capitolo oscuro della vita di Michelangelo, il più celebre artista di tutti tempi: la sua appartenenza a una confraternita segreta condannata come eretica dall’Inquisizione. 
Per gentile concessione di DocLab
Ore 18.30
Presentazione di Marco Lodoli
a seguire
Questo è il mio mestiere di Fabrizio Ruggirello (2006, 9’)
Un albergo sul mare e un investigatore incaricato di spiare una coppia di amanti: sono questi gli elementi di partenza per un cortometraggio di atmosfera surreale e noir. L’investigatore nasconde sulla porta della stanza un radio-microfono, che ha la forma di una mosca, capace di registrare voci lontanissime. Là dove realtà e immaginazione si confondono, l’investigatore troverà il vero senso del suo incarico. Tratto dal racconto omonimo di Marco Lodoli. 
Ore 19.00
Incontro moderato da Mario Martone con Ippolita Di Majo, Marco Lodoli, Giulia Merenda, Emanuele Trevi
a seguire
Gary Snyder, un vagabondo del Dharma (2004, 7’)
Nell’estate del 2004 Fabrizio Ruggirello e lo scrittore Emanuele Trevi intraprendono un breve viaggio negli Appennini sulle tracce di Gary Snyder, il poeta che alla fine degli anni Cinquanta ispirò a Kerouac il personaggio di Japhy Ryder ne I vagabondi del Dharma. Filosofo e studioso del pensiero orientale, “poeta dell’ecologia profonda”, Snyder è oggi una delle personalità più note nel panorama internazionale della cultura ambientalista. Vengono qui proposti alcuni minuti del materiale girato durante l’incontro con il poeta, in vista della realizzazione di un documentario. 
a seguire
L’eretico - Rough cut di Fabrizio Ruggirello (2006, 25’)
Nella primavera del 2006 Fabrizio Ruggirello girò tra le montagne della Valsesia le riprese di Dolcino, l’ultimo eretico, documentario a carattere storico in vista delle celebrazioni del 2007 (settecento anni dalla morte sul rogo). Successivamente tornò sul progetto con l’intenzione di autoprodurre un cortometraggio, L’eretico, come espressione più diretta del proprio pensiero. Il rough cut, il montaggio “grezzo” e incompiuto, testimonia un’attività incessante e solitaria, estesa, oltre che al montaggio, alle musiche, ai testi, alla registrazione della voce “off” come traccia per un successivo doppiaggio.
Ore 21.00
America di Fabrizio Ruggirello (1992, 82’)
L’America per l’indio Gaspar, a 500 anni dalla scoperta di Colombo, è la discarica di Guatemala City. Ispirato alla testimonianza straziante del libro Mi chiamo Rigoberta Menchù e dall’esperienza di vita in America Latina del regista, il film viene girato in Guatemala in condizioni estreme, con un copione modificato giorno per giorno a seconda dei controlli dell’esercito. Nello sguardo del giovane Fabrizio si riflettono le ombre della Conquista e le ferite vive del Sud del mondo, con preveggente anticipo sui tempi. America, acquistato dalla Rai, non andò in onda né venne distribuito nelle sale, ma nel 1993 fu significativamente invitato, unico film, alla Conferenza mondiale sui diritti umani di Vienna, alla presenza del Nobel per la Pace Rigoberta Menchù.
Data: 13/12/2015 - 13/12/2015
Luogo: Roma, Italia
Periodo: Dicembre

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