Fondazione Fare Cinema
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locandina di "Finché l'Emilia Va"

Cast

Con:
Max Collini (Cantante del Gruppo Reggiano Offlaga DiscoPax)
Gianfranco Pasquino (Politologo)
Giuseppe Dossetti (Nipote del Vicesegretario DC)
Salvatore Caronna (Primo Segretario del Pd Emiliano)
Orietta Berti (Cantante)
Giampaolo Balestrini (Giornalista ANSA)
Vincenzo Delmonte (Sindaco di Cavriago)
Paola Bonora (Professore di Geografia della Comunicazione all’Università di Bologna)
Fra Paolo Barabino (Monaco della Piccola Famiglia dell'Annunziata di Montesole)
Mirko Tutino (Segretario del Partito Democratico di Cavriago)

Soggetto:
Roberto Anselmi
Emiliano Dario Esposito
Greta Filippini
Claudia Moretta
Cristoforo Spinella
Andrea Tornese

Sceneggiatura:
Roberto Anselmi
Emiliano Dario Esposito
Greta Filippini
Claudia Moretta
Cristoforo Spinella
Andrea Tornese

Musiche:
Miromesnil
La Vie Lumiére

Montaggio:
Daniele Coluccini

Fotografia:
Daniele Coluccini

Suono:
Valerio Stirpe

Voce:
Alessandra Sani

Finché l'Emilia Va


Regia: Daniele Coluccini
Anno di produzione: 2009
Durata: 52'
Tipologia: documentario
Genere: politico/sociale/storico
Paese: Italia
Distributore: n.d.
Data di uscita: n.d.
Formato di ripresa: Mini DV
Camera: JVC GY-HD200
Sistema di montaggio: Final Cut
Formato di proiezione: DVD, Mini DV e Betacam SP, colore
Titolo originale: Finché l'Emilia Va
Altri titoli: Red Cows and Socialist Flags - A Journey Across Emilia

Recensioni di :
- "Finché l'Emilia Va": la storia della regione "rossa" e del vuoto creato dalla scomparsa del PCI

Sinossi: Tre giorni dopo la caduta del muro di Berlino, il 12 novembre 1989, il segretario del Pci Achille Occhetto è a Bologna, dove illustra a un gruppo di ex partigiani riuniti nella sezione della Bolognina la nuova linea del partito. Da quel giorno, la storia della sinistra italiana e della regione che più di tutte l'ha rappresentata è destinata a cambiare.
Questo documentario è un viaggio nel cuore dell'Emilia vent'anni dopo, per spiegare come è cambiato un modello economico - e politico - che per decenni è stato un esempio per il resto d'Italia. E cosa ne rimane oggi.
Il Pci, le cooperative e l'etica del lavoro. Un rapporto simbiotico raccontato attraverso simboli e personaggi. Da Cavriago, il paese del busto di Lenin, emblema del comunismo all'italiana in cui la piazza centrale è dedicata a don Giuseppe Dossetti: una convivenza difficile e feconda che negli anni aprirà la strada al mito del cattocomunismo. E poi, i mille cambiamenti: l'apertura all'esterno e una transizione destinata a rompere quell'idea di pace sociale che sin dal dopoguerra l'aveva caratterizzata. Fino a quel giorno del 1989, quando per molti fu come se "il Papa, affacciatosi alla finestra, avesse detto: Dio non esiste".
L'Emilia di oggi è un'altra cosa. C'è la nuova Bologna postideologica, dove la politica non è più appartenenza e la Lega Nord guadagna consensi, e c'è il Partito Democratico, ultimo stadio della trasformazione comunista ancora in cerca di una vera identità.
Il tramonto del mito dell'Emilia rossa nelle parole e nei ricordi di chi lo ha vissuto.Come Orietta Berti, che ci racconta di quando "anche le mucche erano tutte rosse". E poi, Gianfranco Pasquino e Offlaga DiscoPax, politica e cultura militante per spiegare il ruolo del Pci nel governo locale ma anche nelle feste di quartiere. Perché il ruolo del Pci di allora "oggi è difficile anche immaginarlo". Grandi eventi e storie minimali che raccontano la fine dell'eccezione emiliana e che dicono molto anche sul cambiamento dell'Italia.

Sito Web: http://www.finchelemiliava.blogspot.com/

Ambientazione: Cavriago (RE) / Bologna / Reggio Emilia / Marzabotto (BO)

Budget: 1.000 euro

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