Fondazione Fare Cinema
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locandina di "Gaza Hospital"

Cast

Con:
Aziza Khalidi (Palestinese, Amministratrice Gaza Hospital)
Swee Chai (Chirurgo Ortopedico di Nazionalità Malese e Religione Cristiana)
Ellen Siegel (Infermiera Ebrea Americana)
Youssef (II) (Palestinese, che dal 1987 Abita nel Cortile del Gaza Hospital)
Monica Maurer (Produttore Associato)

Soggetto:
Marco Pasquini
Lillo Iacolino

Sceneggiatura:
Marco Pasquini
Lillo Iacolino

Musiche:
Frame

Montaggio:
Luca Mandrile

Fotografia:
Marco Pasquini

Suono:
Luca Bertolin
Riccardo Spagnol

Produttore:
Federico Schiavi
Marco Pasquini

Produttore Esecutivo:
Gianpaolo Smiraglia

Gaza Hospital


Regia: Marco Pasquini
Anno di produzione: 2009
Durata: 84'
Tipologia: documentario
Genere: sociale
Paese: Italia/Libano
Produzione: Suttvuess; in collaborazione con Umam Production, Paneikon, Audioimage
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di ripresa: HD Cam
Formato di proiezione: HD, colore
Ufficio Stampa: Studio PUNTOeVIRGOLA
Titolo originale: Gaza Hospital

Sinossi: Il Gaza Hospital era il secondo ospedale più importante del Libano, uno dei principali luoghi di cura dei profughi palestinesi a Beirut, ma anche dei libanesi più poveri e di immigrati dai vicini paesi arabi. Per la sua collocazione urbanistica e per la particolare struttura architettonica è stato soggetto e testimone della drammatica storia di Sabra e Chatila, divenendo metafora della storia dei rifugiati palestinesi in Libano e forte simbolo della resistenza di questo popolo. Struttura voluminosa, il Gaza Hospital domina dalla sua altezza il campo di Chatila. Al suo interno un profondo labirinto di scale e corridoi. Stanze di degenza e corsie sono divenute case, gli occupanti sempre più numerosi una comunità, l’edificio un campo profughi in verticale.
Youssef è palestinese, uno dei circa quattrocentomila rifugiati del Libano. Dal 1987 abita nel cortile del Gaza Hospital; in Palestina non è più tornato. Lo spazio dove Youssef vive e svolge la sua attività di barbiere è un luogo di incontro e passaggio, la sua famiglia ha spesso visite. Youssef è il centro del documentario come il cortile lo è dell’edificio: è la guida dello spettatore nella storia del Gaza Hospital e in ciò che esso rappresenta.
Tra le testimonianze che ricostruiscono la storia dell’edificio spiccano gli interventi di tre donne che hanno fatto parte del personale medico ed amministrativo che lavorava nel Gaza Hospital.
Aziza Khalidi, palestinese, nel 1982 era l’amministratrice generale dell’ospedale ed ha mantenuto nel tempo contatti con alcune delle famiglie che ora lo abitano. Donna di grande forza e determinazione è stata nei giorni difficili un punto di riferimento per tutti quelli che lavoravano all’interno della struttura.
Ellen Siegel è un’infermiera ebrea americana che, all’epoca dell’invasione israeliana del Libano, lavorava come volontaria al Gaza Hospital. Tramite il racconto della sua esperienza, non ha mai smesso di alimentare il ricordo degli eventi di quei giorni.
Swee Chai è un chirurgo ortopedico di nazionalità malese e religione cristiana; nel settembre dell’82 lavorava nell’ospedale. Arrivata durante la guerra con un’opera di carità Britannica per lavorare in un ospedale libanese, si è trovata quasi per errore a collaborare con la Mezzaluna Rossa Palestinese. Swee Chai si è specializzata nel tempo in chirurgia di guerra ed è tornata ripetutamente a Beirut, anche durante la Guerra dei Campi.

Sito Web: http://

Ambientazione: Libano

"Gaza Hospital" è stato sostenuto da:
Beit Atfal Assumoud Terra


Note:
Il film prodotto dalla Suttvuess è stato realizzato nell’arco di 5 anni e utilizza materiali d’archivio.

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