Regia:
Davide Ferrario
Anno di produzione: 2014
Durata: 80'
Tipologia: documentario
Genere: sociale/storico
Paese: Italia
Produzione:
Rossofuoco; in collaborazione con
Rai Cinema
Distributore:
Microcinema
Data di uscita: 11/09/2014
Formato di proiezione: HD, colore e bianco/nero
Ufficio Stampa:
Marzia Milanesi Comunicazione per il Cinema /
Gabriele BarcaroVendite Estere:
Rai ComTitolo originale: La Zuppa del Demonio
Altri titoli: Devil’s Soup - Il Progresso
Recensioni di :
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VENEZIA 71 - "La Zuppa del Demonio": il sogno di una generazioneSinossi: Lo storyline è rappresentato dalla parabola dello sviluppo, dall’inizio del secolo fino al 1970 che ci sembra lo spartiacque simbolico tra un prima e un dopo che non sarebbe più assomigliato al passato. L’area culturale sulla quale ci concentriamo è ovviamente quella italiana, ma sarà necessario allargare talvolta i confini proprio per dare il senso della condivisione mondiale dell’utopia industriale. Il film si sviluppa intorno ai grandi temi che hanno caratterizzato lo sviluppo industriale del XX secolo: dalle grandi opere degli anni ‘10 alla corsa all’elettrificazione per lo sviluppo della grande industria, il fascismo e la produzione bellica della FIAT, la ricostruzione nel dopoguerra e lo sviluppo di nuove industrie negli anni ’50, la città nella fabbrica e i modelli piemontesi FIAT e Olivetti, la ricerca di nuove fonti di energia in Italia e all’estero degli anni ’60 fino al pionierismo nel campo dell’informatica e del nucleare.
Affrontiamo questi argomenti partendo dalle aziende e industrie di cui sono disponibili veri e propri patrimoni in documentari istituzionali, film prodotto, spot, caroselli, documentazioni sociali, cercando di ricoprire tutto il territorio italiano. Tra le altre: FIAT (Torino), Martini&Rossi (Torino), Olivetti (Ivrea), Ferrero (Cuneo), Ansaldo, Italsider (Genova), Breda, Pirelli, Innocenti, Edisn, Marelli, CGE editoria (Milano), Necchi (Pavia), Montecatini (Ravenna, Marghera, Ferrara), Barilla (Parma), Piaggio (Pontedera), ex Italsider (Bagnoli, NA), ILVA (Taranto), ENI (Basentana), il polo chimico di Priolo e Augusta, e ancora il tessile di Schio, Biella e della Bergamasca, le grandi opere civili (autostrade, centrali elettriche, la metropolitana) e il lavoro italiano nel mondo, con contributi da Recchi, Impregilo e ENI (con un documentario firmato Bernardo Bertolucci).
Sito Web:
http://"La Zuppa del Demonio" è stato sostenuto da:
Regione Piemonte
Film Commission Torino Piemonte
Piemonte Doc Film Fund
Fondazione CRT
Fondazione Guelpa
Note:
Le immagini di repertorio presenti nel documentario sono tratte dall'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa.
Film originali digitalizzati con il sostegno di Compagnia di San Paolo.