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Quanti sono i domani passati - Autobiografia


Autore: Valentina Cortese
Casa editrice: Mondadori
Anno: 2012
ISBN: 9788804619437
Tipologia: Autobiografia
Pagine: 192
Prezzo: 18,00 €

Descrizione: "Sono un'attrice vecchio stile, con la voce flautata. Nella vita, lo so, cerco di fare il clown, cerco di tenermi questa etichetta che mi hanno messo addosso della diva un po' evanescente, e che in fondo mi va bene, mi protegge e mi fa comodo."
Così si descrive Valentina Cortese, un mito del teatro e del cinema di tutto il mondo. Una grande attrice, come forse non ce ne sono più. Un'artista che ha perseguito gli ideali di grazia e bellezza: "A essi, come a me stessa, voglio restare fedele. Io mi dissocio dal presente distratto che non vede le cose essenziali. Non aderisco alla bruttezza e alla volgarità, perché non posso." Ma Valentina, tolti gli abiti di scena, è soprattutto una donna, con la sua gioia e la sua disperazione di vivere. "Io amo la vita anche se la vita spietatamente ci scaraventa là, così, subito, brutalmente nel caos." E la sua vita, raccontata in questo libro, sembra quasi una favola hollywoodiana, che inizia allo scoccare del nuovo anno in una Milano d'altri tempi, per passare alle rive dell'Adda imbiancato, fino a Torino, Roma, Cinecittà, Hollywood, e poi al palcoscenico del Piccolo Teatro. Una storia di grandi amori con uomini altrettanto grandi: Victor de Sabata, Giorgio Strehler; di incontri e amicizie straordinarie: da Fellini a Marilyn Monroe, da Truffaut ad Alda Merini. "Quando penso ai momenti della mia vita vedo il teatrino costruito da papà Giuseppe, vedo il sorriso di Paolo Grassi quando era già nella clinica di Londra malato di cuore, vedo il sorriso di Marcello Mastroianni quando gli avvolsi una sciarpona di cachemire gialla al collo mentre andava verso il Teatro Manzoni, vedo la mano di Victor che conduce il Tristano e Isotta, l'abbraccio di Giorgio, vedo i passi traballanti di mio figlio Jackie quando a nove mesi camminava da solo sulla Queen Elizabeth di ritorno da Hollywood, vedo il whisky gettato con violenza in faccia a Darryl Zanuck, vedo ogni primo passo compiuto per entrare in scena.
Ho cominciato che ero una bambina, gli anni sono passati e ancora adesso mi sento una bambina, una bambina a cui piace sfidare il domani."