Festa Internazionale di Roma: report 18 OTTOBRE 2006


La Strada del cinema


Festa Internazionale di Roma: report 18 OTTOBRE 2006
Davide Ferrario
Dopo la giornata di lutto il festival riprende la sua programmazione normale.
In mattinata assisto al film di Tornatore "La Sconosciuta" e poi alla conferenza stampa. La pellicola ha dei buoni spunti, ma in sala non riceve tanti consensi. La conferenza è noiosissima. E' tutto un elogio al regista e si parla poco del film in se stesso. Morricone, la Gerini, Favino, Placido si prostrano quasi davanti alla figura del regista. Tutti dicono di non aver visto la pellicola finita, tranne la bambina, Clara Dossena (Tea nel film), che alla fine risulterà la più applaudita. Solo Placido mette un po' di verve nei suoi interventi, specie quando racconta la sua "trasformazione corporea", poichè ha dovuto depilarsi completamente per interpretare il suo personaggio. Partono le risate, quando racconta che è migliorata con la sua trasformazione l'intesa sessuale con la compagna. Comunque una noia immensa: non vedevo l'ora di uscire dalla Sala Santa Cecilia.
In sala stampa ritrovo la mia amica serba e conosco una ragazza rumena. Parlo un po' con lei in italiano, poi mi chiede il significato della parola "cages". Le rispondo che credo voglia dire gabbia in italiano. Non si fida e chiede all'altro giornalista al suo fianco sinistro. Questo le risponde cortesemente che non ne ha idea, perchè oltre all'italiano conosce solo lo spagnolo. Così la ragazza si infuria repentinamente, dicendo "certo che voi italiani siete prorpio negati per le lingue!". Il signore stizzito le risponde di stare calma e di non offendere. Io penso tra me e me, ma anche lei non sapeva il significato della parola! Quindi vuol dire che anche lei le lingue non le sa! Certo, noi italiani ce ne curiamo poco, però questa ragazza non ci può incolpare tutti!
Il pomeriggio vado al Metropolitan a vedere "La Strada di Levi": bellissimo. Ferrario firma un documentario originale e sopra le righe, ripercorrendo nell'attualità il viaggio di Primo Levi. Ci fa vedere come è cambiato il vecchio mondo comunista dominato dall'URSS. Nel caso della Bielorussia vige ancora il vecchio modello dei kolkhoz! A tratti il documentario commuove ed alla fine della proiezione l'applauso parte spontaneo non come nella mattinata per Tornatore. A proposito di questo, come mai l'ANSA ha scritto "Festa Roma: applausi per Tornatore. Lunghi applausi per la prima stampa de 'La sconosciuta', che vede il ritorno di Giuseppe Tornatore dietro la macchina da presa dopo 5 anni": io non ho ravvisato nulla di ciò in sala...


Red Carpet "La Sconosciuta"


19/10/2006

Simone Pinchiorri