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Intervista a Alessio Boni sul film Viaggio Segreto


Intervista all'attore Alessio Boni, interprete della parte di Leo Ferri nel film "Viaggio Segreto" di Roberto andň


Intervista a Alessio Boni sul film Viaggio Segreto
"Leo Ferri", Alessio Boni
Che tipo di rapporto si č creato con Roberto Andň prima e durante le riprese?
Alessio Boni: Roberto mi ha esaltato in tutto e per tutto, avevo visto i suoi lavori precedenti che mi erano piaciuti moltissimo, perché ha un modo di descrivere musicale, ma c’č stata un’empatia della persona prima che del professionista. Prima delle riprese abbiamo trascorso un periodo di vacanza-lavoro a Pantelleria parlando nei dettagli del mio ruolo, del contesto in cui si muove e un po’di tutto (senza trascurare la vita): lui ha ascoltato le mie osservazioni, ha valutato che cosa mi piaceva di piu’ e che cosa di meno e il mio personaggio e’ uscito fuori con serena tranquillita’, perché abbiamo cercato l’essenza e l’asciuttezza affidandoci alla Parola. Io che provengo dall’Accademia sono andato a nozze, abbiamo sfondato una porta aperta...

Chi č il Leonardo Ferri che lei interpreta nel film?
Alessio boni: E’uno psicanalista quarantenne che si confronta costantemente con la mente altrui, ma la sua professione sembra essergli stata un pň scelta dal destino. Quando aveva 13 anni (e sua sorella minore, Alessandra, ne aveva 8) e’ stato vittima di una tragedia familiare: sua madre e’ morta assassinata e suo padre, arrestato come responsabile del delitto, prima di entrare in carcere aveva stretto un patto segreto con lui facendosi promettere che avrebbe cercato sempre di salvare la fragile psicologia della sorella, vegliando su tutto quello che le sarebbe accaduto per l’intera esistenza.

Che cosa accade in scena in seguito?”
Alessio Boni: I due figli vanno a vivere a Roma da uno zio e per tutta la vita Leo porta con se’ il suo segreto, rinunciando completamente alla propria liberta’ e- dato che non potrŕ dire a nessuno la verita’- si chiude in se stesso, cresce dissimulando e mantenendo un atteggiamento freddo e distaccato, come se tutto gli scivolasse addosso. E’ un eroe positivo innocente che si ritrova adolescente con una famiglia disgregata in ombra e che in seguito si prodiga per amore: diventa un bravo professionista che si rapporta soltanto con i clienti, vive da solo con un gatto, studia i pesci e il mondo ovattato dell’acquario, ma convive col fardello della protezione della vita e della psiche della sorella a cui č legato da
un amore fraterno e complice, ma ai limiti del morboso e dell’ambiguo: lei abita sullo stesso pianerottolo, ha le chiavi di casa sua ed entra da lui quando vuole..

Č stato difficile costruire un carattere cosě chiuso, cosě basato sul non detto?
Alessio Boni: Nel nostro film le ricostruzioni sono diverse come nel romanzo a cui e’ ispirato di cui non e’ stato modificato nulla dei contenuti essenziali che creano l’arco drammatico, e’ stata solo spostata l’ambientazione dall’Irlanda alla Sicilia. Quando l’autrice del libro, Josephine Hart, č venuta a visitarci sul set ho parlato a lungo con lei di quest’uomo abituato a muoversi sulla lama del rasoio. Sono partito dalle vibrazioni del corpo, Leonardo č uno che ascolta, che interiorizza, senza lasciar trapelare nulla, si muove cautamente come in un acquario, vive da solo con un gatto, studia i pesci, controlla continuamente i gesti, scava nelle emozioni altrui ma cerca di neutralizzare le proprie. Dopo lo shock subito quando a 13 anni era stato testimone oculare dell’omicidio di sua madre e dopo il patto con suo padre e’ la sua mente ad esercitare il controllo: Leo č stato ovviamente in analisi prima di diventare psicanalista ma da li’ prima di esternare un’emozione ce ne vuole.. E’ un personaggio che ha rinunciato a tutto ed e’ tutto imploso, interiore. ricettivo, controllato, non si lascia mai andare che ho amato e che mi ha “intrigato” molto. M ci sono calato gradualmente, con armonia, non c’e’ stato scontro, non ho dovuto fissare barriere...

Qual’ č il viaggio segreto di cui si parla?
Alessio Boni: In questo noir psicologico č importante il lavoro a ritroso su se stesso ed infatti quello che Leo compie nella sua Sicilia, nella casa in cui e’ avvenuto il dramma, č un viaggio all’interno del segreto e dell’intimita’ della sua famiglia e il pubblico vivrŕ con lui le sue emozioni,. ordinarie e straordinarie, e scoprira’ il perche’ di tutto. Arriva una lettera del padre, si viene a sapere che la casa e’ in vendita e che uno straniero vuole regalarla alla propria fidanzata ma il prete che aveva appreso il segreto inconfessabile (Roberto Herlitzka) capisce subito tutto, intuisce il pericolo e cerca Leo in modo che fermi quell’acquisto cosi’ pericoloso per gli equilibri di tutti... Alla fine quello straniero, non a caso un artista, si rivelera’ perfetto per il mondo onirico in cui Ale vive e potra’ liberarla da quella
specie di sortilegio ma anche Leo riuscirŕ a sua volta a liberarsi e ad aprirsi, inizierŕ una fase nuova, scoprirŕ emozioni e sensazioni sconosciute ma molto forti per un quarantenne. Andra’ a cercare suo padre che non vede da anni, l’unico che conosce la veritŕ dietro l’accordo, e gli dira’ che il loro patto si e’ concluso: finalmente allora vedra’ il mondo in modo diverso e si sentira’ sollevato dal peso enorme addossatogli fin da quando era un bambino...

Che rapporto si č creato con gli altri attori?
Alessio Boni: Emir Kusturica e’ stato una sorpresa, una rivelazione,: senza pelle, vero, disponibile, umile come pochi. Valeria Solarino č stata una compagna di lavoro ideale, sensibile, intensa e discreta nel difficile ruolo di Ale, mentre Donatella Finocchiaro e’ molto simile ad Anna, l’agente immobilare che si pone in netto contrasto con la chiusura al mondo di Ale perche’ e’ al contrario contagiosa nella sua disponibilita’ solare e accogliente. Rappresentano come il polo positivo e quello negativo di una ipotetica calamita: Anna riconosce Leo, il viaggio a ritroso nel mistero e’ identico, e’ un itinerario che va a compimento anche come percorso analitico, rappresenta un afflato per assurgere a un nuovo status e lui avra’ un’apertura diversa, un rilassamento corporale come se gli fosse
uscito un.. rospo dalla gola. Si chiuderŕ un ciclo e se ne aprirŕ un altro...

26/10/2006