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Intervista a Claudio Gregori migliore attore dell'anno
per il Fano International Film Festival


Intervista a Claudio Gregori migliore attore dell'anno per il Fano International Film Festival
Claudio "Greg" Gregori
Dalle onde di “Sei uno zero” e dall’eterna coppia con Lillo, Claudio Gregori – da tutti conosciuto come Greg – è passato al ruolo dell’attore e al duetto con Chiara Sani. Greg ha infatti recitato nel cortometraggio “Metodo”, scritto, diretto e interpretato da Chiara Sani, vincendo il premio come Miglior Attore alla Diciannovesima edizione del Fano International Film Festival. La serata di premiazione sarà quella di sabato 27 ottobre, l’ultima del Festival, che si terrà a partire dal 22 sotto la direzione artistica di Fiorangelo Pucci.

Chiara era timorosa che potessi non accettare il ruolo, a causa dei tuoi innumerevoli impegni. E invece non solo hai detto subito di “sì”, ma sei persino arrivato in anticipo sul set!
Claudio Gregori: Quella dell’anticipo è una mera casualità! Io arrivo sempre in ritardo, una volta su mille becco l’orario giusto. A Chiara è capitata proprio quella volta su mille. L’entusiasmo invece c’era tutto! Mi piace recitare, mi è piaciuta la sceneggiatura di “Metodo” e soprattutto mi piace Chiara. La trovo un’attrice surreale, dai ritmi serrati quanto i miei. Mi fido di lei e penso che sia molto portata per dirigere corti comici.

Sei al cinquanta per cento attore/comico e al cinquanta per cento musicista. La tua storia musicale è cominciata con un gruppo chiamato “Latte e i suoi Derivati”. La creatività si vedeva sin da allora!
Claudio Gregori: Sì, erano gli anni Ottanta e abitavo ancora con i miei. Le band avevano preso la moda di chiamarsi con il nome del leader e dei suoi musicisti. Io ero appassionato di musica anni 50-60 e cercavo un nome artistico per il mio gruppo. Alla fine l’ho trovato grazie al furgoncino del trasporto del latte che tutti i giorni si fermava sotto casa.

Con Lillo è stato amore a prima vista?
Claudio Gregori: Assolutamente sì. Una questione di feeling a pelle

E con Chiara Sani?
Claudio Gregori:Anche! D’altra parte io sono uno che va molto a istinto. Per me la sintonia è alla base dei rapporti di amicizia.

Altri amori nella tua vita, oltre a quelli che tutti conoscono?
Claudio Gregori: Nessuno! Di amore nella mia vita ce n’è uno soltanto, esclusivo: la musica. Gli altri sono semplici affetti. Ogni minuto libero lo passo a suonare e a comporre. Ho avuto la fortuna di poter trasformare un hobby in un lavoro.

Sei stato anche autore di fumetti. La diciannovesima edizione del Festival di Fano lascia ampio spazio all’animazione. Che rapporto c’è tra fumetto e animazione?
Claudio Gregori: Sono due livelli di comunicazione diversi che si rivolgono a pubblici molto differenziati. Il fumetto, per come la vedo io, è stato infettato dalla moda giapponese, che ha peggiorato di molto la qualità internazionale. Mentre l’animazione è cresciuta e migliorata, ha raggiunto un valore alto e un pubblico sempre più ampio.

Hai lasciato le Iene perché ti piace cambiare. Ti è rimasto qualche ruolo artistico ancora da ricoprire?
Claudio Gregori: Quello di regista! Ma non è che mi interessi più di tanto. Magari se capita… Mentre mi piacerebbe molto consolidare la mia attività di compositore di musiche. A novembre uscirà un dvd con degli sketch comici per il quale ho curato le musiche. Ecco, questa per me è una bella soddisfazione.

Quando hai deciso di voler fare questo mestiere?
Claudio Gregori: E’ stato tutto molto graduale. Prima ho deciso di voler suonare: speravo divenisse un lavoro vero e proprio, ma in Italia se non fai musica contemporanea è difficile sfondare. La svolta e la notorietà sono arrivate con le Iene. Per il futuro non so, la mia vita è un continuo divenire.

Ti sei cimentato anche in una parodia dei talk show. Una dei reality no?
Claudio Gregori: Sì, se vien bene. Il talk show però si presta più del reality, perché ha una gamma di personaggi notevole. Il reality è una forma nuova di fare televisione, ma non è per questo migliore. Anzi, non vedo perché debba interessarmi l’aspetto quotidiano della gente.

Hai anche fatto la voce commento di “Takeshi’s Castle”, ex “Mai dire Banzai”. Ma da esperto, ci fanno o ci sono?
Claudio Gregori: Ci sono! Non ci crederai, ma arrivavano ogni anno delle liste immense di feriti, traumi cranici e persino qualche morto. Eppure loro si divertono così…

Progetti?
Claudio Gregori: La mia quarta commedia, un western, che andrà in scena al Teatro Vittoria di Roma. E poi “Normalman” su Sky Gxt con Chiara Sani e Lillo e chiaramente “Sei uno Zero”. In più ho scritto un libro, intitolato “Aggregazioni”, che comprende una serie di brevi racconti ed è uscito a settembre nelle librerie.

La tua reazione alla vittoria del Premio come Miglior Attore al Festival di Fano?
Claudio Gregori: Lì per lì ho pensato di aver qualche parente o amico in giuria senza saperlo! Poi quando ho letto i nomi e ho scoperto che non conoscevo nessuno ho pensato che fosse Chiara ad avere amicizie in giuria. Ma lei ne sapeva meno di me, e allora è stato proprio merito del caso. Scherzi a parte, che il corto fosse gradevole lo sapevo, ma non pensavo di arrivare a vincere un premio come Miglior Attore. Mi fa indubbiamente molto piacere!

Sarai presente al Festival?
Claudio Gregori: Ci mancherebbe! Sarò in prima fila

12/10/2007, 16:36