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Festival di Roma 2008: "L'Uomo che Ama" ed "Una Notte"


Festival di Roma 2008:
Dopo l'incontro di ieri con Al Pacino sono partite le proiezioni ufficiali della 3. Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Il film d'apertura, "L'Uomo che Ama" di Maria Sole Tognazzi, narra la storia di Roberto, un uomo quarantenne che vive due storie d'amore complicate, una con Sara (Ksenia Rappoport), dove viene lasciato, ed una con Alba (Monica Bellucci), dove è lui stesso a lasciare. L'uomo cerca risposte al suo stato d'animo nelle vite degli altri specie in suo fratello, nei suoi genitori e nella dotoressa con cui lavora in farmacia. Roberto si accorgerà che non vi sono certezze in amore e che gli alti e bassi della vita sono comuni a tutti. "Il film, nato da una idea mia e di Ivan Cotroneo, racconta l'amore dal punto di vista degli uomini", ha detto Maria Sole Tognazzi in conferenza stampa, "perchè non è solo la donna che soffre per amore, come fino ad ora ha raccontato il cinema, ma anche l'uomo". La regista ha collaborato molto strettamente con tutti i suoi collaboratori per "creare un film intimo, dove venissero raccontati i sentimenti di pari passi con la lavorazione". Molto bella la colonna sonora di Carmen Consoli, che ha composto delle "musiche che bussarreso oltre le parole", come lei stessa le ha definite. Il protagonista, Pierfrancesco Favino, ha fatto un paragone tra il suo personaggio ed altri storici. Molto simpatico quello con Dante: "Tutti noi uomini abbiamo avuto un predecessore nelle sofferenza d'amore. Prendete Dante, che desiderava una donna che non poteva avere e che sicuramente ogni volta che la vedeeva pensava: questa è fighissima!". Ksenia Rappoport ha voluto precisare come il "il personaggio di Sara abbia lasciato Roberto con amore, perchè insieme stavano benissimo" e che, quindi, "soffre anche lei, perchè anche chi lascia ha un grosso peso e tante colpe".

Per la sezione New Cinema Network è statpo proiettato il film italiano "Una Notte", opera prima di Toni D'Angelo. La pellicola racconta la nottata di un gruppo di amici della borghesia napoletana, che si ritrovano dopo tanto tempo in occasione del lutto per la morte di un altro loro conoscente. D'Angelo mette in scena con maestria la notte della città de Vesuvio, che può essere la nottata di una qualsiasi metropoli italiana. L'intreccio della narrazione si dipana dall'incontro tra cinque persone, scarrozzate da un tassista, intepretata dal padre dell'autore Nino D'Angelo, che tirano fuori le mille sfaccettature dei loro caratteri e che intraprendono "un viaggio" reale e virtuale nella vita.

Durante la giornata si è svolto anche un incontro per il pubblico e la stampa con David Cronenberg. Al regista, giunto a Roma con moglie e il figlio Brandon, ha organizzato al Palazzo delle Esposizioni la mostra Chromosomes, dove ha rielaborato digitalmente circa 60 fotogrammi dei suoi film, rendendoli opere d'arte.

23/10/2008, 21:00

Simone Pinchiorri