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L'ipocrisia della società borghese nel film
"La Bella Gente" di Ivano De Matteo


L'ipocrisia della società borghese nel film
La porta dell'uscio si chiude, lasciando fuori i problemi che non si ha la voglia o il coraggio di affrontare fino in fondo. E la storia è destinata a ripetersi. Il film di Ivano De Matteo, “La Bella Gente”, presentato alla 27° edizione del Torino Film Festival nella sezione “Festa Mobile – Figure nel Passaggio”, ha il pregio di indagare gli aspetti di una società borghese, in cui le buone intenzioni vengono quotidianamente sopraffatte dall'ipocrisia.
La vicenda ruota attorno ad una giovane prostituta ucraina, dapprima salvata dalle insidie della strada da una coppia di benestanti, pronti ad accoglierla nella propria abitazione, ma che dopo una prima apparente apertura al “diverso”, tornano a chiudersi in se stessi, svelando il proprio falso moralismo.

La scelta di un titolo simile, a detta di Ivano De Matteo "è data dalla volontà di attaccare quella categoria di persone, e in un secondo momento mi sono accorto che il film parlava dell’ipocrisia che ognuno di noi si porta dietro, me compreso, anche se ad altri livelli rispetto ai protagonisti del film". Un punto di vista simile è stato espresso da uno dei protagonisti del film, Antonio Catania: "Penso che sia stato molto interessante come attore riflettere sull’ipocrisia e sul fatto che si pensa di esserne immuni e quando si scopre invece di essere come gli altri, non si è preparati a questa grande sorpresa. Una persona da questa scoperta potrebbe trarre insegnamento e crescere, ma i personaggi del film si chiudono in loro e fanno finta di niente".
Dopo una luce di speranza per un futuro diverso e forse migliore, il destino di Nadja al termine della storia è destinato a rimanere lo stesso, ma secondo l'attrice Vittoria Larchenko, qualosa è destinato a mutare: "L’ultima scena rappresenta un’apertura del film perché Nadja non viene rimessa sulla seggiolina, come all’inizio del film. Ritorna la prostituta che era, ma forse con qualche anticorpo in più o in meno. Per la famiglia la sua storia rimarrà solo una parentesi, perché torneranno alle loro esistenze senza che nulla sia cambiato, ma per la ragazza tutto sarà diverso".

16/11/2009, 20:00

Antonio Capellupo