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"Falene": la giusta idea di cinema indipendente


Un palcoscenico d'asfalto, la porta murata di un negozio, una sedia abbandonata, l'angolo della strada e oltre questo, per fondale, le auto che scorrono in lontananza. Questa è la scenografia del film "Falene" interpretato da Paolo Sassanelli e Totò Onnis e diretto da Andres A. Arce. Uno spettacolo teatrale con il respiro di un film, un dialogo tra due uomini "normali", capaci di sognare da svegli, seduti al bar del quartiere o in un angolo abbandonato del porto di Bari. Il sogno è la fuga da quella realtà degradata e degradante di questi due piccoli borghesi che vogliono rubare una Ferrari e scappare a Parigi. Parigi, la città dove tutto è migliore: il cibo, le donne, le strade e a cui manca soltanto una cosa per essere perfetta; "lu mar'".
Paolo Sassanelli è lodevole nell'evitare ogni smorfia o caricatura, abile a mostrare quella piccola fiamma di intelletto del personaggio, potenziale pensatore a corto di mezzi, che lo differenzia dal suo complice. Totò Onnis è sublime nell'interpretare il bamboccione di provincia che nasconde un dolore fortissimo ma non i suoi limiti sociali e culturali.

La sceneggiatura, o meglio il testo, di Andrej Longo, ischiano di 51 anni, arriva direttamente dal teatro e in mano a Sassanelli e Onnis si arricchisce di quei colori baresi che da "La CapaGira" in poi hanno dato spessore a una regione dimenticata dal cinema (tranne episodiche macchiette).
La regia di Arce, è essenziale e si adegua all'origine teatrale di "Falene", con la macchina da presa in platea e gli attori sul palcoscenico, anche se qualche volta, volutamente sottolinea il regista, sembra che lo spettatore e la macchina da presa salgano sul palcoscenico facendo perdere il senso dell'orientamento. Ci sono regole che è doveroso non rispettare per creare un'opera originale; ce ne sono altre, come evitare di saltare il campo, che sono inviolabili perché rappresentano il linguaggio stesso del cinema. "Falene" è di suo un film diverso e alternativo, forte già dal testo e negli interpreti, che appare superfluo andare a saltare quelle regole tecniche con il solo risultato di fare confusione.

"Falene" è la giusta idea di cinema indipendente, a basso budget, palestra per artisti, tecnici e produttori; una storia semplice ma originale, con interpreti di spessore e una confezione dignitosa. Prodotto da Giovanni Costantino per la Tauma Produzioni è stato ospite di diversi festival internazionali, apprezzato, come sempre più all'estero che da noi, malgrado dialetto e sottotitoli.

25/04/2010, 19:19

Stefano Amadio