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"Ma Che Storia...": un documentario sulla storia
d'Italia firmato da Gianfranco Pannone


Gianfranco Pannone descrive il mito contraddittorio ed esaltante della nascita dell'Italia tramite le immagini dell'Archivio dell'Istituto Luce e le musiche raccolte da Ambrogio Sparagna.


Nell'anno dei festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d'Italia Gianfranco Pannone ha realizzato "Ma che Storia...", un documentario che riassume la storia del nostro paese a partire dal Risorgimento fino alla “crisi della Repubblica” degli anni ottanta. L'opera è stata realizzata con i filmati tratti dall'Archivio dell'Isitituto Luce, un film di montaggio che raccoglie stralci di documentari, cinegiornali, brani letterari di Giacomo Leopardi, Giuseppe Cesare Abba, Henrik Ibsen, Giancarlo Fusco, Mario Lodi, Mario Isnenghi, Indro montanelli, Antonio Moresco, Sebastiano Vassalli, Carlo Alianello, Vittorio Foa, Leonardo Sciascia, Antonio Pascale, Guido Piovene, Roberto Rosselli, Norbeto Bobbio, Cesare Zavattini ed Alberto Arbasino, letti da Leo Gullotta, Ugo Gregoretti, Roberto De Francesco e Roberto Citran. A fare da corollario alle immagini le musiche raccolte da Ambrogio Sparagna tra note "verdiane" e canzoni popolari. "Ma che Storia..." è, dunque, descrivibile come un'opera che alterna contrapposizioni ritmiche e visive, fatti della grande storie con le usanze ed i costumi popolari.

Gianfranco Pannone lascia parlare le immagini, evitando di cadere nella semplice retorica, raccontando in modo "semplice" come l'Italia ha creato e vissuto il mito della propria nascita. Ne emerge uno spaccato sociale interessantissimo dove si notano in modo evidente le contraddizioni che dividono il nostro paese e che allontanano sempre più il Nord dal Sud e il Centro da quella sconfinata periferia in cui sopravvivono ancora le culture locali, quasi che questa Unità tanto voluta dai "padri del risorgimento" non sia ancora completata, quasi fosse profetica la frase di Massimo D'Azeglio "Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani", che già ai tempi aveva intravisto i limiti della riunificazione.

17/03/2011, 09:00

Simone Pinchiorri