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"Febbre da fieno", un esordio fresco, godibile e "vintage"


Dopo aver ricevuto inviti e riconoscimenti in numerosi festival in Italia e nel mondo (specie negli Stati Uniti), e dopo una fugace uscita nelle sale (dalle 103 sale del 28 gennaio è passato alle 24 della settimana successiva per poi scendere ancora a 6), "Febbre da fieno" di Laura Luchetti è uscito ora in dvd.

E' un'occasione importante per riscoprire un esordio fresco e godibile, affidato a tre giovani (più o meno) affermati attori (Andrea Bosca, Diane Fleri e Giulia Michelini) e caratterizzato da una vitalità che non è usuale in un film italiano.

Non è di certo un film perfetto (la sceneggiatura presenta un po' di buchi, il "twist" drammatico nel finale stona un po', la voce fuori campo della Fleri che non convince, la poca empatia verso i protagonisti ...) ma sono sicuramente più numerosi gli aspetti positivi rispetto a quelli che non lo sono.

Collocabile in un ipotetico punto di raccordo tra le atmosfere folli e retro alla Anderson (Wes) e l'amore per il vintage di "Second Hand" di Zadoorian, in un "microclima" da Sundance, il primo lungometraggio di Laura Luchetti ha forse anche il piccolo difetto di voler ricercare in modo eccessivo il look giusto, la musica giusta, la frase giusta. Riuscendoci anche in diversi momenti, tra l'altro.

13/06/2011, 08:00

Carlo Griseri