Warner Bros. acquista Medusa HV: cosa cambia per il cinema italiano?
La scorsa settimana è stata rivoluzionaria per quanto riguarda il mondo degli Studios cinematografici: se a livello globale l'attenzione si è rivolta interamente all'
acquisizione della Lucasfilm da parte di Dysney, in Italia - poche ore dopo - è avvenuto un altro acquisto in qualche modo "sconvolgente".
Warner Bros. ha annunciato di aver concluso la trattativa per Medusa Home Video, divisione della Medusa Film (gruppo Mediaset).
La finalizzazione dell'accordo,
stipulato tra la presidente di WB, Barbara Saladé, e l'A.d. di Medusa Giampaolo Letta, è avvenuto lo scorso 31 ottobre.
Sono circa 3000 i titoli - tra film in uscita ed in catalogo - a "passare di mano", l'intero pacchetto di proprietà Medusa HV. Queste le parole di Saladé riportate dagli organi di stampa: "L'unione di questa azienda di successo con la nostra
contribuirà a sviluppare l’attività della Warner Bros. nel mercato italiano dell'home video, aggiungendo alcuni titoli che andranno ad arricchire il nostro già forte portafoglio di contenuti. Inoltre
garantirà alla Warner Bros. Entertainment Italia il rafforzamento della propria posizione di protagonista nel settore dell'home entertainment - offrendo ai fan di cinema e televisione in tutto il paese gli spettacoli migliori da godersi a casa".
Se non ci si stupisce dell'entusiasmo di WB per l'importante colpo, meno comprensibili possono sembrare le parole di Letta: "Siamo molto felici di questa operazione che ci permetterà di cogliere
nuove opportunità per la nostra offerta cinematografica e televisiva nell'home entertainment, garantendo ai clienti in Italia la nostra eccezionale lista di titoli", ha detto.
Che sia un lungimirante passo in vista di
un futuro dell'home video non più legato a supporti fisici ma a distribuzione on line per i film,
oppure il primo passo verso una definitiva chiusura di uno dei pochi e più importanti centri di produzione del cinema italiano?
Al momento lo scenario non è chiaro, ma la semplice ipotesi che la verità si avvicini alla seconda versione
(considerando che la settimana prima Medusa - con la co-proprietaria Benetton - aveva annunciato di cercare compratori per la propria catena di 350 sale The Space Cinema) fa tremare il sistema, che al momento - e da molti anni a questa parte ormai - è retto dalle due "colonne" costituite da Rai (01) e Mediaset (Medusa).
Il calo degli introiti pubblicitari e delle azioni in borsa del gruppo della famiglia Berlusconi (oltre a notizie della scorsa primavera, come
il blocco a pochi giorni dal primo ciak della produzione di "3 uomini in buca 9" di Francesco Ranieri Martinotti) consolidano le teorie di chi teme il peggio, ma non ci sono conferme di nessun tipo:
il cinema italiano può (al momento) dormire sonni tranquilli.05/11/2012, 09:45
Carlo Griseri