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PAPA FRANCESCO - Il doc su Rai Tre


Andrà in onda giovedì 29 maggio il documentario storico di Maite Carpio "Papa Francesco – La storia di Jorge Bergoglio", prodotto da Anthos e Rai Tre.


PAPA FRANCESCO - Il doc su Rai Tre
"Papa Francesco" il documentario di Maite Carpio su Rai Tre
Suddiviso in tre capitoli, il film della regista spagnola affronta la figura di Papa Francesco partendo dalla sua infanzia, da quella grave polmonite che fu per lui periodo di degenza e di vocazione allo stesso tempo. Il rapporto con la città natale, Buenos Aires, la formazione gesuita e la completa dedizione verso i più bisognosi.

La dittatura del '76 del Generale Jorge Rafael Videla che costringerà il giovane Bergoglio, nominato padre provinciale dei gesuiti, ad attivarsi per salvare e aiutare tante persone minacciate da un regime militare impietoso. La transizione democratica con i presidenti Alfonsin e Menem, fino alla presidenza dei Kirchner, che lo ritrova arcivescovo di Buenos Aires. Infine il confronto obbligato con la Teologia della Liberazione che negli anni ’70 si estende per tutto il continente e la drastica scelta che l’ordine gesuita fa a favore dei poveri e che per Bergoglio rappresenterà una ragione di vita.

A più di un anno dalla elezione al soglio pontificio, Rai 3 propone in prima visione un documentario che approfondisce il più possibile la storia di papa Bergolio, raccontando fatti e curiosità sconosciuti ai più. Il direttore di Rai 3 Andrea Vianello ha infatti spiegato: “Sono orgoglioso di mandare in onda questo documentario in prima serata, che racconta una storia che stiamo attraversando e stiamo vivendo. Per Maite Carpio questo lavoro rappresenta il proseguimento di un cammino già consolidato con Rai 3. Vediamo come vengano affrontate parti della vita di quest'uomo che a livello televisivo non si conosce fino in fondo. Con questo documentario si apre una porta ad alcune questioni importanti. C'è un Papa che ha un pensiero laico, dietro al quale c'è qualcosa che dobbiamo raccontare”.

È intervenuto anche Padre Antonio Spadaro, gesuita e teologo italiano, che ha rivelato: “Questo documentario mi è piaciuto ma non per gusto. Quando mi è stato chiesto di testimoniare ero titubante perché dovevo accostarmi ad una storia in corso di Papa Francesco. Nel trattare la sua figura misteriosa sono rimasto cauto e questo documentario ha rispettato il mistero. Noi, in genere, ragioniamo per obiettivi. Papa Francesco non ragiona così e questo lo vedo nei suoi esercizi spirituali. Bergoglio è aperto alla storia. Il punto non è qual'è il risultato ma la realtà, perché è nel tempo che si realizzano le cose. Papa Francesco ha capacità comunicativa e spontanea. La sua parola sta raggiungendo territori mai toccati e dalla sua parola, quindi, non possiamo pretendere che arrivi immacolata, ma il fatto che arrivi è più importante. Con il termine laico intendiamo che siamo tutti chiamati ad un concetto di opera comune”.

Infine Maite Carpio ha commentato così questo suo nuovo lavoro: “Lo spagnolo, che è la mia lingua, ha favorito il mio avvicinamento al popolo sudamericano, sia fisico che linguistico. Il Papa ancora non ha visto questo film, è tornato ieri e noi abbiamo chiuso il montaggio solo tre giorni fa. Con lui non si percepisce la distanza, ma la vicinanza che gli permette di essere autorevole e che rende ridicole alcune forme di autorevolezza del sistema. Mi resta un solo rammarico: non è un lavoro esaurito, manca qualcosa perché Bergoglio è inafferrabile. Ho imparato tantissimo da lui. Il suo è stato un processo più grande di lui che lo ha portato ad essere il più giovane in età avanzata”.

28/05/2014, 08:16

Margherita Pucello