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BIOGRAFILM - "Lei disse sì". Lorenza e Ingrid


Nella sezione Italia presentato il doc di Maria Pecchioli. Le fasi del matrimonio tra due donne e il viaggio che da Firenze le porta in Svezia


BIOGRAFILM -
"Lei disse sì" di Maria Pecchioli
In tempi in cui il matrimonio potrebbe sembrare un’istituzione obsoleta, qualcosa di superato nella società di oggi che subisce il fascino di una nuova moralità, Lorenza e Ingrid, 30enni fiorentine ed innamorate da 7 anni, desiderano invece sposarsi. Ma devono andare in Svezia dove il matrimonio tra persone dello stesso sesso è consentito, anche in chiesa.

"Troppo spesso le persone non guardano, non vogliono vedere e di conseguenza non conoscono. Abbiamo deciso di rendere pubblico il nostro giorno più bello per smuovere la coscienza dell''Italia che rimane uno dei pochi paesi d’Europa dove non è prevista nessuna forma di riconoscimento per le coppie gay", dichiara Lorenza.

In tutto il mondo occidentale i movimenti per i diritti gay stanno facendo delle grandi conquiste. In Europa hanno legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso il Regno Unito e la Francia, mentre le unioni civili sono legali in moltissimi paesi. In Italia, solo in alcune città tra cui Milano e Genova sono stati istituiti dei registri per le unioni civili, che però non hanno validità al di là dei confini comunali.

Così l'idea per "Lei disse si", di Maria Pecchioli, presentato al Biografilm Festival 2014, nasce dal seguitissimo blog delle due promesse spose e racconta post dopo post la storia romantica e divertente dei preparativi per la cerimonia italo-svedese. Ma qui non assistiamo alle angosce spesso legate all'organizzazione del grande giorno che a tratti fanno sembrare la coppia più due colleghi che due innamorati, bensì a momenti di allegria condivisi con gli amici e i parenti tra una festa di fidanzamento in Toscana, la scelta degli abiti e delle fedi, la redazione della lista degli invitati, fino al fatidico sì, pronunciato in svedese Ja, il 21 giugno 2013.

Il risultato è un documentario senz'altro originale, denso di amore e delicatezza, ma anche di riflessioni intime sulle proprie storie personali, il rapporto con i genitori, e il valore e il peso che Lorenza e Ingrid hanno dato al loro matrimonio.

"Il nostro non è solo un progetto di vita insieme ma anche politico e sociale. Perché per accettare il matrimonio ugualitario bisognerebbe allargare il significato del matrimonio, per cui un uomo e una donna mettono in atto una convivenza aperta alla procreazione. Di questo passo il matrimonio perderebbe la sua specificità e le nozze gay sarebbero un grande passo avanti nella battaglia per i diritti civili", conclude Ingrid.

10/06/2014, 08:47

Monica Straniero