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Nel futuro di Giuseppe Tornatore forse un film su Ulisse


Nel futuro di Giuseppe Tornatore forse un film su Ulisse
Nel futuro di Giuseppe Tornatore potrebbe esserci un film su Ulisse e sulla saga del suo ritorno a Itaca. A rivelarlo, lo storico e critico cinematografico Giampiero Brunetta nel corso della giornata conclusiva della XXXIII edizione di "Primo Piano sull'autore - Rassegna del cinema italiano" dedicata al vincitore del Premio Oscar con “Nuovo Cinema Paradiso”.

"Un desiderio che mi ha rivelato lo stesso Tornatore" - ha detto Brunetta nel corso del convegno Giuseppe Tornatore, cinema, passione e sogno - "Giuseppe è un icononauta, un viaggiatore di immagini, nella retina dei suoi occhi si è depositato tutto il film che ha potuto vedere senza discriminazioni. E’ capace di mutare stile e forme non solo da un film all’altro, ma anche all’interno dello stesso film".

Il premio Oscar Ennio Morricone ha raccontato il suo storico rapporto con Tornatore. “La migliore offerta è stato un punto di rottura con le musiche del passato e un punto di inizio per le nuove esperienze. Non ho scritto una partitura, ho preparato dei frammenti, tagliando tutti gli inizi. Chi interpretava questi frammenti non sapeva ciò che facevano gli altri. Poi, Tornatore ha disposto questi frammenti musicali nel film come lui decideva e come io gli consigliavo. Una cosa, credo, del tutto nuova per il cinema”.

Il produttore Guido Lombardo ha invece narrato alcuni aneddoti sul rapporto fra Tornatore e Goffredo Lombardo. “Quando mio padre è morto ho voluto fare un film sulla sua vita, ‘L’ultimo gattopardo’, ed è stato quasi naturale pensare a Tornatore che con lui aveva girato il suo primo film, ‘Il camorrista’. Siamo stati a Parigi, a casa di Alain Delon, per parlargli del progetto. Ad un certo punto, il duro Delon piangeva, io con lui, e Tornatore, su un divano, anche lui piangeva”.

Massimo Cristaldi ha invece incentrato il suo intervento sulla travagliata storia di “Nuovo Cinema Paradiso” e sul ruolo, in questa vicenda, del padre Franco. "Il suo orgoglio" – ha detto – "gli impediva di ammettere che il budget del film, oltre 4,5miliardi di lire, era un rischio troppo grande. Ma voleva fare questo film che fu all’inizio un bagno di sangue da cui ci riprendemmo solo dopo le vittorie a Cannes e all’Oscar".

Walter Veltroni ha, invece, voluto raccontare ciò che, secondo lui, c’è all’interno della cornuopia di Giuseppe Tornatore. “A Tornatore il pubblico interessa, e molto . Nel suo cinema c’è la storia, l’Italia, una grandissima cultura cinematografica, la memoria, perché senza memoria siamo tutti come uno schermo bianco, c’è epica, c’è il racconto, c’è il sogno e, infine, c’è un profondo senso del tempo che è l’elemento unificante del tutto”.

Arturo Paglia ha prodotto “La migliore offerta” e produrrà anche il prossimo film di Tornatore, “La corrispondenza”. "Quando siamo sul set" – ha detto – "al termine di una giornata di lavoro noi siamo stanchi e lui è ancora lì. E’ un enorme piacere vedere un tipo di cinematografia che vince nel mondo e sapere che a capo di tutto c’è Tornatore".

06/12/2014, 20:05