FILMMAKER 2014 - I premi: vince "Les Tourmentes"


Tra i film italiani premiati "Lupino" di François Farellacci e "Tyndall" di Fatima Bianchi.


FILMMAKER 2014 - I premi: vince
La giuria del Concorso di Filmmaker 2014 composta da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, Filippo Mazzarella, Anna Milani, Tommaso Pincio e Giovanni Spagnoletti ha assegnato il primo premio di 3000 euro a "Les Tourmentes" di Pierre-Yves Vandeweerd, pellegrinaggio nel profondo dello spirito umano ambientato tra gli scabri paesaggi del Lozére. Questa la motivazione: “una rappresentazione potente e visionaria della condizione umana in termini di smarrimento attraverso un esemplare slittamento del suono rispetto all'immagine”.

Il secondo premio di 1250 euro è andato a "Sobre la Marxa - The creator of the Jungle", resoconto dell’avventura folle e solitaria del Tarzan di Argelaguer realizzato da Jordi Morató Pujol: “una riflessione sul senso più profondo dell'arte, dove il puro gioco diventa un'irrinunciabile esperienza di crescita e continuo confronto con l'ambiente”.

La giuria assegna una menzione speciale a “Ma'a Al-Fidda (Silvered Water, Syria Self-Portrait)” di Ossama Mohammed e Wian Simav Berdirxan (Siria/Francia 2014): “per la capacità di scardinare le certezze dello spettatore attraverso un'opera di forte impatto emotivo e politico, dimostrando al contempo una profonda consepevolezza nel dare forma e senso a immagini accessibili a tutti”.

La Giuria giovani, selezionata tra i migliori studenti delle scuole di cinema e università milanesi, ha attribuito il premio di 1250 euro a "Lupino", racconto di formazione di François Farellacci.

Le 10 opere italiane presentate nella sezione Prospettive, tracciano la mappa del territorio cinematografico che il festival esplora. I giurati di Prospettive, Cristina Battocletti, Minnie Ferrara e Davide Giannella, hanno scelto "Tyndall", ritratto di famiglia e dolente fotografia di un’assenza girato da Fatima Bianchi, con la seguente motivazione: “per la capacità di scandagliare una dimensione intima e universale rimanendo in bilico tra registri differenti”.

Una menzione speciale va a “Ednina” di Jan Mozetic (Italia/Slovenia 2014) “per la capacità di raccontare per sottrazione le vite attraverso il collezionismo dei materiali di scarto e l'associazione di immagini sporche e di una voce poetica, priva di retorica”.

08/12/2014, 23:30