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LA TERRA DEI SANTI - Donne, Stato e 'ndrangheta


Dal 26 marzo al cinema, in venti copie, distribuito da ASAP Cinema Network, il film di Fernando Muraca, tratto da "Il cielo a metà" di Monica Zapelli, già sceneggiatrice di "I cento passi". Con Valeria Solarino, Lorenza Indovina e Daniela Marra.


LA TERRA DEI SANTI - Donne, Stato e 'ndrangheta
Riusciranno le donne a vincere le mafie? È l'interrogativo che accompagna "La terra dei Santi", il film d'inchiesta e di impegno civile, diretto dal regista calabrese Fernando Muraca, sullo scontro-incontro di tre donne: Vittoria, magistrato in lotta contro la 'ndrangheta, Caterina e Assunta, madri e mogli legate, invece, al mondo della criminalità.

Attraverso i loro sguardi, investigativi, protettivi, tormentati, sofferenti, potenti, ma, tutti, chiaramente, femminili, il regista racconta la sua 'ndrangheta, realtà a lui ben nota, come ha rivelato in occasione della presentazione del film alla stampa.

"Io sono nato in Calabria, a Lamezia Terme, e mio padre aveva un'impresa di costruzioni distrutta dalla 'ndrangheta. Mi sono sempre chiesto, anch'io come Borsellino, come andrà a finire con la 'ndrangheta e perché le donne calabresi decidono di darle i loro figli o di farli mandare in galera. E, da questi interrogativi e dall'incontro con Monica, che aveva scritto già sulla mafia, ho ragionato di fare un film sulla mafia e sulla responsabilità genitoriale. Il titolo è però simbolico e nasce dal bisogno di ricongiungersi con le origini quando in Calabria vi era un monachesimo diffuso".

Monica Zapelli, autrice del romanzo, ha analizzato in questo modo, invece, il lavoro di scrittura e di adattamento: "Venendo dalla storia di "I cento passi" mi sono posta una domanda universale. Quando si scrive per il cinema si deve trovare una dimensione universale per evitare di ricadere in una di cronaca. L'anello, quindi, attraverso cui raccontare il film, è stato un provvedimento della Procura di Reggio Calabria che toglieva la patria potestà al boss Di Stefano. La storia però è uno scontro tra lo Stato di diritto e lo stato di famiglia e tra due solitudini, quella del magistrato Vittoria, che deve rinunciare alla vita privata, e quella della madre Assunta, con un marito in carcere e un figlio ucciso. Credo, tuttavia, che lo Stato di diritto deve dialogare con tutte le donne perché non sono tutte come Lea Garofalo".

"La terra dei Santi" è una pellicola tutta al femminile, con protagoniste tre donne, Vittoria, Caterina e Assunta, potenti, forti e madri. Valeria Solarino, che interpreta e rappresenta la donna dello Stato, ha dichiarato come sia stato difficile entrare nella testa del magistrato: di una persona che non ha più vita privata. "Mi ha affascinato" - proseguendo nel suo intervento - "questa storia che parla di donne e di mafia. Togliere i figli alle donne calabresi non è una minaccia, ma un modo per scardinare il fenomeno".

Il film è distribuito da ASAP Cinema Network, una nuova società, nata il 2 ottobre 2014, con la finalità di portare in sala proprio quei film indipendenti, come "La terra dei Santi", che hanno difficoltà a farsi conoscere al grande pubblico con un metodo innovativo, ma tradizionalista. Sarà presentato agli studenti torinesi il 21 marzo, in occasione della Giornata Nazionale delle Morti di tutte le Mafie.

19/03/2015, 09:19

Alessandra Alfonsi