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CANNES 68 - "Heaven on the 7th Floor" al Marché du Film


CANNES 68 -
Alessandro Stevanon
Parte ufficialmente dal Marché du Film del Festival di Cannes il viaggio di "Heaven on the 7th Floor", il nuovo film documentario del regista Alessandro Stevanon. Il film, prodotto da Daniele Ietri Pitton per La Fournaise, racconta la storia di Omar Codazzi, cresciuto nella periferia di Milano e destinato a fare il carrozziere. Ispirato dalle voci degli anni d’oro del liscio ascoltate nella più grande discoteca d’Italia, lo Studio Zeta di Angelo Zibetti, inizia proprio sul palco di quel locale la sua carriera di cantante di musica da ballo.
Dopo quasi un decennio di attività conosce Adele, suo grande amore, che diventa la sua manager e che lo trasforma in una vera icona per gli appassionati del genere, capace di riempire con migliaia di spettatori piazze, locali e feste di paese. Il film racconta la storia di Omar e Adele (while following) durante il lungo tour in tutte le regioni del Nord Italia, nel decimo anni di attività della sua orchestra, a partire dalle date estive fino alla prima crociera di Capodanno organizzata per lui lungo le coste del Mediterraneo.

Un road movie accompagnato dalle voci della più famosa radio italiana dedicata alla musica da ballo, unica cassa di risonanza mediatica per questo genere, guidata dallo straordinario Angelo, patron della emittente e deus ex machina di questo fantasmagorico mondo nonché proprietario del mitico Studio Zeta. Angelo, che vent’anni fa scoprì Omar oggi lo incorona attraverso la radio, nuovo re e più importante erede di una forma di intrattenimento che è forse alle sue battute finali. Mentre Omar celebra infatti la sua affermazione, Angelo aspetta la prossima distruzione del suo, ormai chiuso, Studio Zeta.

La pellicola ha ottenuto il sostegno della Film Commission Vallée d’Aoste e dalla Genova-Liguria Film Commission e la collaborazione della Film Commission Torino-Piemonte.

"Il film sarà il racconto della vita che si svolge, a suon di musica e a passo di danza, nelle tante sale da ballo, grandi o piccole, ma anche nelle numerose feste di piazza, presenti nelle città e nelle periferie del nord Italia. Un mondo marginale, dimenticato dei media e ignorato dall’industria discografica, apparentemente legato ad un tempo passato ma ancora vivo, e anzi, in continua metamorfosi ed evoluzione, con le sue regole e i suoi codici. Un complesso e multiforme mondo costellato da una coralità eterogenea di storie, che si fondono e che sono parte delle identità dei territori dai quali provengono. Il film testimonierà questo continuo scambio tra luoghi e storie. L’obiettivo è far emergere qualcosa di più sorprendente e articolato della sola osservazione o della sola messa in scena: una drammaturgia semplice ma in grado di raccontare la realtà con un occhio a metà tra il documentario e la finzione" - ha dichiarato Alessandro Stevanon.

13/05/2015, 07:56