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ESORDI ITALIANI - Gli anni '10 al cinema e in un libro


Pubblicazione speciale di Marsilio in occasione della Mostra di Pesaro


ESORDI ITALIANI - Gli anni '10 al cinema e in un libro
Prosegue l'interessante abitudine di Marsilio di pubblicare un volume speciale in occasione (e in collaborazione) della rassegna organizzata ogni anno dalla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema - Pesaro Film Festival. Lo scorso anno erano gli animatori più interessanti del panorama nazionale, quest'anno sono invece gli "Esordi italiani. Gli anni 10 al cinema (2010-2015)".

"Nemmeno li conosciamo", sottolinea Pedro Armocida (che cura il volume insieme ad Adriano Aprà) nell'introduzione, ed è questo evidentemente il tratto tristemente comune a quasi tutti gli esordi del nostro cinema recente, la quasi impossibilità di vedere in sala (o in altro modo) questi titoli. Oltre 250 titoli elencati a fine volume, dei quali un decimo forse ha avuto la giusta visibilità.

E quindi è ancora maggiore l'importanza di questa pubblicazione (e del focus organizzato dal festival, ovviamente), che presenta approfondimenti tematici e di genere, dall'interno e dall'esterno del nostro paese, con un importante punto anche dedicato ai futuri esordienti (lo spazio sui cortometraggi è stato affidato doverosamente a Jacopo Chessa, che guida il Centro Nazionale del Cortometraggio).

Così, infine, la casa editrice presenta il volume: "Analizzare, criticare e discutere gli autori esordienti del cinema italiano degli ultimi cinque anni non significa solo portare all'attenzione generale una grande quantità di film e di registi altrimenti a rischio di oblio - in parte a causa di un sistema distributivo che non li sa valorizzare -, ma anche aprire una finestra sulle visioni, le intenzioni, i contesti, i problemi, le difficoltà, insomma il presente e il futuro dell'intero cinema del nostro paese. Il volume costruisce infatti un percorso particolarmente articolato e approfondito sul fare cinema oggi in Italia, iniziando con uno sguardo sugli esordi dei vari rinnovamenti generazionali dal Neorealismo ad oggi, mentre sul magma delle opere prime odierne, costituito soprattutto da "autarchici, strabici e visionari", provano a confrontarsi tre diversi sguardi di critici cinematografici. Ma è poi l'analisi minuziosa del contesto (cinematografico, culturale, economico-sociale) a offrire interessanti spunti di lettura sui tanti film prodotti e mai distribuiti, sui temi che raccontano, sull'utilizzo ormai consolidato del digitale, per passare poi al racconto dei generi dentro cui gli esordienti si muovono (dalla commedia all'horror) e dei vari formati utilizzati (dal cortometraggio alle webserie), fino a esaminare il mondo del documentario, la cui conoscenza è fondamentale proprio perché molti esordienti hanno già realizzato la loro opera prima passando per l'esperienza del cosiddetto "cinema per il reale". La parte conclusiva del volume raccoglie materiali critico-informativi e comprende, tra l'altro, una trentina di interviste a registi esordienti negli anni Dieci. Nelle loro risposte ci sono il presente e il prossimo futuro del cinema italiano".

03/07/2015, 08:30

Carlo Griseri