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TFF33 - "Prima che la vita cambi noi", il 68 a Milano


TFF33 -
Presentato "Prima che la vita cambi noi" di Felice Pesoli, nella sezione Festa del Mobile.

Bellissima e inedita incursione storica che racconta il Sessantotto milanese con l'avvento dei movimenti beat ed hippie. Erano gli anni '60 ed un gruppo di giovani si "ribella" al sistema ed alle regole sociali. Sono i "capelloni", poco tollerati, che infastidiscono la gente con le loro inibizioni.

Sesso libero, uso di droghe, attenzione all'ecologia e soprattutto desiderio d'incontro e condivisione di esperienze e di vita comune. Sono quasi tutti ragazzi e ragazze che scappano di casa e che rompono le regole del sistema. Il prefetto di Milano nel 1967 scriveva: «Hanno fatto la loro apparizione in modo sempre crescente i giovani, i cosiddetti “capelloni” […]. Il loro orientamento politico è in prevalenza anarchico libertario, altri si ispirano alla non violenza, all’obiezione di coscienza. Dichiarano di operare con il loro cervello contro tutte le forme di paternalismo borghese, rifiutano la famiglia con tutte le sue costrizioni e repressioni sessuali».

È la nascita della controcultura giovanile nel periodo precedente il rivoluzionario Sessantotto: l’altra faccia del movimento – spesso dimenticata dalla narrazione storica – che rifiutava la violenza e che al marxismo preferiva la beat generation o il movimento hippy. L'opinione pubblica ne è sconvolta, la polizia violentemente reprime questi focolai, anche se in molti tendono a cercare di capire e a studiare le ragioni di questo atteggiamento. Tra questi la scrittrice Fernanda Pivano, zia Nanda, che accoglieva tutti questi giovani nella sua casa di Via Manzoni a Milano, che diventava un centro culturale a cielo aperto, laboratorio di sperimentazione e fucina di idee e confronto.

Si legge, negli occhi degli intervistati oggi, protagonisti di allora, quella luce che non ha smesso mai di brillare, nonostante il tempo sembra aver cancellato tutto. Quella voglia di non competere, di sperimentare, la passione per i viaggi, la curiosità sono cose che fanno parte della nostra vita, forse viste ed acquisite con altre modalità oggi. Non dimentichiamo che certe scoperte come l'uso diverso del corpo, la medicina alternativa e la sensibilità per l'ecologia sono nate in quegli anni. In fondo la diversità fa crescere, e quella voglia di voler cambiare il mondo prima che cambi noi pulsa ancora.

23/11/2015, 11:30

Luca Corbellini