!Xš‚‰

FdP 56 - SAMIRA: le due identità di una persona


FdP 56 - SAMIRA: le due identità di una persona
La storia di "Samira", raccontata nell'omonimo documentario da Nicola Mai, è molto particolare. Prostituta algerina per le vie del porto di Marsiglia, la notte, sdoppia la sua personalità con Karim, dei quali veste i panni durante la giornata. La sua vita aggrappata sempre ad un filo, sia per l'attività svolta, sia per la possibilità di avere un permesso di soggiorno, è messa ancora di più a dura prova dalla morte del padre, che gli lascia in "eredità" una famiglia da gestire. Per questo si toglie il "seno", si sposa con una lesbica e sogna di tornare nella sua patria, per aiutare i fratelli e la madre.

Il fil-rouge del film è la doppia identità dell'essere umano. Samira è Karim, Karim è Samira, in u ruolo interscambiabile a seconda dei momenti della giornata, delle situazioni sociali, ma anche la possibilità di poter gestire con questa ambivalenza una status quo in una terra straniera. Nicola Mai costruisce un documentario sull'identità. dove vi è un forte contrasto psicologico del protagonista, che comunque rivela di essere più "uomo" di tanti uomini, di somigliare a quel padre che l'ha lasciata, pur essendo quest'ultimo un "conservatore".

"Samira" mette in scena un dramma, un'esplorazione sui confini biologici e mentali dell'essere umano: straniero in un paese straniero, uomo e/o donna all'occorrenza, fragile e forte nello stesso momento.

02/12/2015, 16:07

Simone Pinchiorri