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Note di produzione di "Quo Vado"


Note di produzione di
“Quo Vado?” è ormai il quarto film che facciamo con Checco e ogni volta lavorare con lui è una grande sorpresa e un gran divertimento. Quando ho deciso di produrre il suo primo film sapevo di rischiare molto. Ma avevo anche la consapevolezza di lavorare con un grande comico. Avevo capito che c’era qualcosa di molto speciale nel suo modo di fare ridere la gente. Certo mai mi sarei aspettato di battere tutti i record di box office con un film italiano, fino addirittura arrivare a insidiare “Avatar” di Cameron. Ma la verità è che il successo dei suoi film non mi ha completamente sorpreso. La sua è una comicità molto umana, capace di far ridere, appassionare e commuovere il grande pubblico. Le sue storie ti fanno ridere a crepapelle e commuovere allo stesso tempo. Il tutto con un grande pregio: quello di non utilizzare la volgarità come espediente comico.

Come produttore ho sempre cercato di fare dei film che trasmettessero emozioni al grande pubblico, e in questo Zalone è bravissimo. Ci mette sempre tutto se stesso e per me è una grandissima soddisfazione vedere come gli spettatori riconoscano il suo impegno e la sua onestà ripagandolo con un affetto senza precedenti. Penso che con questo film Checco sia riuscito ancora una volta a migliorare se stesso. La storia è divertentissima e unica. E’ una grande avventura che porta il pubblico dal piccolo paesino della Puglia fino all’Africa, passando per il Polo Nord e la Norvegia. Il tutto condito da delle scene che sono davvero esilaranti. In più, anche se lui non lo dirà mai perché odia prendersi sul serio, è una storia che riflette in modo simpatico ma anche molto intelligente su un aspetto di grande rilevanza per il momento storico in cui viviamo: il lavoro e il pubblico impiego. Per fortuna c’è Checco a continuare a far ridere con i suoi film milioni di spettatori… Spero ancora per tanti anni.

Pietro Valsecchi