FESTIVAL DI SPELLO - Sabato l'apertura
Spello, 'set cinematografico', comincia presto perché la conferenza di apertura e l'inaugurazione delle cinque mostre programmate si tiene alle ore 10 nella Sala dell'Editto del Palazzo del Cinema.
Un'occasione particolare per conoscere le bellezze che quest'anno la manifestazione ha inteso portare all'attenzione, ovvero 'Francesco nel cinema', in prima nazionale a cura del CSC, 'Due gocce di Chanel N. 5' a cura di Luciano Lapadula e Vito Antonio Lerario, 'CinematoGRAFITE' a cura di fumettisti e artisti umbri, 'Ricordi in due note' a cura di Isabella Rossiello e 'Mostra delle opere in concorso degli Istituti Superiori umbri'.
Giornata intensa quella di sabato perchè nel tardo pomeriggio (ore 19) sarà l'atteso momento dell'evento "Noir Emotionnel", andato in sold out in pochissimi giorni, che prevede visita serale delle mostre con aperitivo e musica dal vivo.
FRANCESCO NEL CINEMA
Un percorso tra immagini e documenti per raccontare il fascino esercitato dal Santo su registi e sceneggiatori
ANTEPRIMA NAZIONALE a cura della Cineteca Nazionale Centro Sperimentale di cinematografia
Palazzo del Cinema dal 27 febbraio al 6 marzo - Orari: 9/13 - 15/18. (Chiuso lunedì e martedì)
Il CSC - Cineteca Nazionale Centro Sperimentale di cinematografia cura, per il Festival di Spello e in prima nazionale, la mostra Francesco nel cinema, un percorso tra immagini e documenti che racconterà il fascino esercitato dal Santo di Assisi su registi e sceneggiatori italiani ed internazionali. I materiali in mostra, provenienti dagli archivi della Cineteca Nazionale e della Biblioteca Luigi Chiarini del Centro Sperimentale di Cinematografia, variano tra foto di scena e fotogrammi, stralci di sceneggiature, partiture delle colonne sonore, corrispondenze private tra autori, e sono per lo più inediti. Il percorso fotografico parte dal primo film realizzato su San Francesco, "Il poverello d’Assisi" di Enrico Guazzoni, del 1911. Girato ad Assisi, il film fu presentato al concorso indetto nell’ambito dell’Esposizione
Internazionale di Torino di quell’anno dove vinse il secondo premio per la categoria artistica. Nell’ambito della produzione del cinema muto – all’interno della quale segnaliamo anche un progetto non realizzato degli anni ’10 di cui esiste una sceneggiatura scritta da Guido Gozzano – in mostra anche "Frate Francesco" di Giulio Antamoro, 1927, realizzato ad Assisi, terzo film muto italiano sulla vita del santo dopo l’opera di "Guazzon" e "Frate Sole" di Mario Corsi e Ugo
Falena del 1918. Si passa poi all’epocale - sia per la storia del cinema sia per la trattazione della vita di San Francesco - "Francesco, giullare di Dio" di Roberto Rossellini, del 1950, scritto dal regista stesso sulla base de "I Fioretti di San Francesco" e della "Vita di frà Ginepro", uno dei discepoli del Santo, e sceneggiato con Federico Fellini, Brunello Rondi, Sergio Amidei, padre
Antonio Lisandrini, padre Félix Morlion. Il film costituisce un’operazione sofisticata, che alla
sua uscita non mancò di scandalizzare i benpensanti: piuttosto che sottostare a banali schemi agiografici, Rossellini sposta l’attenzione dalla figura del santo a una coppia di fraticelli, frate Ginepro e l'anziano Giovanni il Semplice, per presentare un’immagine della santità vicina alla follia, al comportamento infantile e tutt’altro che ieratica. Se cronologicamente seguirebbe la pellicola hollywoodiana"Francis of Assisi" di Michael Curtiz, del 1961, improntata alla spettacolarità, e se un riferimento da ricordare è "Uccellacci e uccellini" di Pier Paolo Pasolini,
del 1966, con Totò e Ninetto Davoli – che non mette in scena la vita del Santo ma riflette sui principi francescani facendoli deflagrare con le ideologie politiche della sinistra del tempo –, la mostra si focalizza sulla filmografia di Liliana Cavani, nella quale la figura del santo di Assisi rappresenta un vero e proprio leitmotiv.
La regista infatti si confronta con la figura di Francesco nel 1966 in uno sceneggiato televisivo in due puntate, interpretato dall’icona della Nouvelle Vague Lou Castel, nel 1989, con il film "Francesco", impersonato da Mickey Rourke, e infine nel 2014, con una nuova miniserie televisiva. Il focus sul cinema della Cavani si arricchisce di sceneggiature e corrispondenze private relative alla realizzazione del film del ’89. Conclude il percorso il lavoro notissimo, che Franco Zeffirelli
dedica a San Francesco nel 1972, "Fratello Sole, Sorella Luna", anche questo ricordato sia con immagini che con stralci della sceneggiatura, scritta dal regista insieme a Suso Cecchi d’Amico e Lina Wertmüller, e con brani dalla partitura originale, composta da Riz Ortolani per la colonna sonora.
"...DUE GOCCE DI CHANEL NR 5"
Abiti, profumi e prodotti di bellezza in oltre un secolo di moda e cinema
a cura di Luciano Lapadula e Vito Antonio Lerario
Palazzo del Cinema dal 27 febbraio al 6 marzo - Orari: 9/13 - 15/18. (Chiuso lunedì e martedì)
"Marilyn, cosa indossi per dormire?"
"Due gocce di Chanel nR 5"
Questo fu quanto apparve sulla rivista Life il 7 agosto 1952. Il resto è leggenda. Divismo e bellezza sono da sempre le componenti di quella pozione magica in grado di generare mode, tendenze, manie. Attraverso la mostra “Due Gocce di Chanel Nr 5” questi miti rivivono in un inedito percorso museale ideato e progettato dallo storico del costume Luciano Lapadula e dal suo collega e stilista Vito Antonio Lerario. In occasione dell’edizione 2016 del Festival del Cinema di Spello il suggestivo percorso mostra al pubblico i trucchi o i profumi, gli abiti e gli accessori che grazie alle dive cinematografiche più glamour, hanno segnato stili ed epoche storiche dalla nascita del cinema ad oggi.
CinematoGRAFITE
20 illustratori sul set
Palazzo del Cinema dal 27 febbraio al 6 marzo - Orari: 9/13 - 15/18. (Chiuso lunedì e martedì)
La mostra CinematoGRAFITE raccoglie le opere di venti ar tisti umbri (fumettisti e illustratori9 che, con le più svariate tecniche che passano dal pittorico, al bianco e nero, al digitale e al colore, omaggiano, reintrerpretano, ironizzano sul mondo del cinema e i loro protagonisti.
Tra gli interpreti di questi lavori, spiccano nomi di autori famosi a livello internazionale nel campo
dell'illustrazione. Altri artisti, fanno par te dell'associazione culturale "Umbria Fumetto" la quale organizza eventi in tutta la regione e gestisce la Biblioteca delle nuvole di Perugia, una delle piu' importanti biblioteche fumettistiche in Italia. Infine alcuni fanno anche par te del gruppo "Fumettisti su RAI 3" dove tutte le settimane danno il loro contributo artistico in diretta televisiva.
Gli autori (rigorosamente in ordine alfabetico)
01- Bargagna Marco (Mister Bad)
02- Bargagna Roberto (Barga)
03- Bernasconi Luciano
04- Biagini Francesco
05- Boccardini Massimo
06- Bracchi Manuel
07- Chiacchiera Moreno
08- Favilli Claudia
09- Ferracci Claudio
10- Ferracci David
11- Galletti Chiara
12- Grohmann David
13- Kuiry
14- Lauria Arturo (Moloch)
15- Leombruni Marco
16- Leombruni Michele
17- Pampanelli Daniele
18- Sbarra Ulderico
19- Stano Aurora
20- Sudario Brando
RICORDI IN DUE "NOTE"
Omaggio agli attori che hanno fatto emozionare i nostri nonni e genitori
a cura di Isabella Rossiello
Teatro Subasio dal 27 febbraio al 6 marzo - orari 9/13 - 15/18 (Chiuso lunedì, martedì e mercoledì)
Si tratta di musicisti? No al Festival di Spello vogliamo ricordare attrici e attori un po' dimenticati dal pubblico e dai media. Un omaggio a loro che hanno fatto divertire, emozionare i nostri nonni, i nostri genitori, è nostro desiderio farli conoscere alle nuove generazioni. Vogliamo dar loro un nome, dire a quanti magari li vedono di sfuggita nei film di Totò, della Loren della Lollobrigida, chi sono, chi erano, perché erano tanto amati e perché senza di loro il cinema italiano non sarebbe stato ciò che è stato.
Non parleremo infatti di nomi che sono ancora in auge come i suddetti ma di alcuni artisti altrettanto importanti e grandi, a volte caratteristi, a volte interpreti principali e tuttavia caduti nell’oblio dello show biz. La mostra si presenta come un omaggio a chi il cinema lo ha fatto nascere e crescere, non parleremo della Magnani o della Loren o di Totò e Mastroianni, perché appunto di loro sappiamo già tutto. Volutamente non ci sono date di nascita e di morte, solo volti, nomi e "due note " ossia poche righe, piccole curiosità che serviranno a stimolare, si spera, la curiosità del visitatore. Abbiamo fretta, una dannata fretta e ci chiediamo quanti si sarebbero soffermati a leggere lunghe note biografiche, ma se un volto, una curiosità rimane in mente, la voglia di saperne di più,
magari dopo i compiti, in una serata uggiosa, quel volto in B/N visto al Festival del Cinema di Spello, quella bella signora di cui non sappiamo il nome, gli occhi profondi di quell'attore visto tante volte avrà una storia, avrà nuovo splendore attraverso piccole ricerche sul computer, ormai divenuto memoria storica.
Abbiamo scelto attrici e attori italiani, non per orgoglio nazionalista, semplicemente perché se avessimo introdotto anche attrici e attori di Hollywood la scelta sarebbe stata troppo vasta e dispersiva. Vogliamo ricordarli tutti in B/N nonostante il colore sia stato fondamentale già dagli albori, il primo film fu proiettato, dipinto a mano con anilina addirittura nel 1895, di Thomas Edison si chiamava Annabell’s Dance, troviamo film a colori (dipinti a mano nel 1908 di Méliès) ma essendo un procedimento costoso gli fu preferito il B/N, con il pathtecrome, 1929 i film a colori divennero più abbordabili per il grande pubblico.
Abbiamo scelto artisti che racchiudono un lasso di tempo che va dagli anni '30 fino ai '70, questo periodo ci è sembrato il più significativo riguardo ai ricordi, poiché dagli '80 in poi molti nomi.
25/02/2016, 14:39