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Il Centro del Corto al Festival della TV e dei nuovi media


Il Centro del Corto al Festival della TV e dei nuovi media
Sabato 7 maggio alle 10:30, nell’ambito della quinta edizione del Festival della TV e dei Nuovi Media di Dogliani, il Centro Nazionale del Cortometraggio curerà l’incontro dal tema “Dal cortometraggio al fuoriformato. Storie, immagini, spettatori”, unico evento a sfondo cinematografico della manifestazione.

Chiamati a discutere sull’argomento ci saranno esperti del cinema italiano, quali Jacopo Chessa (direttore del Centro Nazionale del Cortometraggio), Paolo Del Brocco (amministratore delegato Rai Cinema), Enrico Magrelli (Hollywood Party, membro Giuria Cortometraggi del David di Donatello). Modererà l’incontro Bruno Zambardino (direttore Osservatorio sui Media, ICom).

Anche quest’anno il tema cui è dedicato il festival è Dialoghi per il Futuro: “un futuro che pone al centro la partecipazione dei giovani e che vuole riflettere sulle esperienze passate e le opportunità del domani”.

In quest’ottica, il cortometraggio è forse la forma artistica più significativa: il cinema nasce corto più di un secolo fa, ma allo stesso tempo è il più comune spazio di sperimentazione espressiva di cui i giovani registi possono usufruire, ancorché confinato in una nicchia.
Dei figli del cortometraggio è pieno il nostro mondo. Contenuti audiovisivi più o meno virali, più o meno rivolti a un pubblico giovane, pervadono le nostre vite. Siano essi su commissione, amatoriali, professionali, narrativi, astratti, questi contenuti, difficili da ingabbiare in una definizione, hanno tutti in comune l’essere di breve durata. Queste opere così diverse tra loro sono destinate per loro stessa natura a piattaforme mobili, a schermi di dimensioni ridotte, a fruizioni immediate e spesso reiterate. È nella forma breve che si muove l’attenzione audiovisiva della maggior parte delle persone, ogni giorno.

Oggi più che mai ha senso riflettere sulla forma breve: come genesi di altre forme e come pratica di produzione. Come vengono prodotti oggi i cortometraggi? Con che finalità? A chi si rivolgono? Quali sono le nuove forme brevi? E, volendo ampliare ancora di più il discorso, quanto ha ancora senso parlare di “formato”?

03/05/2016, 17:17