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LA VITA POSSIBILE - Quanto occorre per ricominciare


Ivano De Matteo racconta una storia di violenza familiare. Una fuga e le difficoltà che si incontrano quando si cerca di ricominciare. Con Margherita Buy, Valeria Golino e Andrea Pittorino nel ruolo del ragazzo. Al cinema con Teodora film da giovedì 22 settembre


LA VITA POSSIBILE - Quanto occorre per ricominciare
Buy, Golino e Pittorino in "La Vita Possibile"
Una donna non basta e allora il cinema italiano raddoppia. Ma non sono Margherita Buy e Valeria Golino, in realtà, le interpreti principali del film ma, insieme a loro, Ivano De Matteo torna a parlare di ragazzi. È infatti il giovane Andrea Pittorino, il tredicenne Valerio nel film, a raccogliere su di sé tutto il peso degli errori dei grandi e a trasformarne le vite.

A Roma Anna, Margherita Buy, scappa dal marito violento portando con sé il figlio Valerio e andando a rifugiarsi in casa di Carla, Valeria Golino, che vive a Torino. Malgrado la distanza, gli episodi violenti sembrano non abbandonare madre e figlio che stentano ad ambientarsi nonostante il generoso e simpatico aiuto dell'amica.

Tutto il film si può riassumere in questa breve descrizione, perché in realtà succede poco o nulla e, accanto ai drammi interiori di Anna e Valerio, gli eventi non sono supportati da una vera trama ma soltanto dall'incontro episodico di altri personaggi caratteristici.

Come per altri film italiani visti di recente, dal bel "Indivisibili" di Edoardo De Angelis al nuovo di Giuseppe Piccioni "Questi giorni", la tendenza sembra essere quella di lavorare a fondo sui personaggi, ma così a fondo che messi uno accanto all'altro finiscono per apparire eccessivi e improbabili. Personaggi carichi di sfumature che, in fase di scrittura, fanno perdere di vista la necessità di una storia, diventando automaticamente troppo ingombranti rispetto agli eventi.

Ivano De Matteo arricchisce il film con una regia curata e inquadrature ricche ai limiti dell'estetismo, ma la svolta che ci si aspetta per lanciarlo in discesa non arriva, mentre la soluzione sembra giungere semplice come la prima delusione d'amore, come quel passo che divide l'infanzia dall'adolescenza.

19/09/2016, 16:23

Stefano Amadio