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Note di regia di "Cinque Mondi"


Note di regia di
Ho avuto la fortuna di incontrare qualche volta privatamente Bernardo Bertolucci e ascoltare le sue storie sul cinema. Bernardo di un film racconta la storia, il suo percorso laterale, amarezze, difficoltà, entusiasmi, successi. Raccontare il cinema è bello e poterlo ascoltare è meraviglioso. L’idea parte da lì, dal piacere di ascoltare una storia che pensavi di conoscere e alla fine ti ritrovi arricchito di pensieri inaspettati. La parola ha il potere ipnotico di portarti in un altro mondo e di renderlo immortale. Chi percepisce il respiro dei tempi e lo restituisce al pubblico crea un film che ha un valore universale. Roberto Benigni, Bernardo Bertolucci, Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino e Giuseppe Tornatore sono fra quei registi che ci sono riusciti. Quello che colpisce dei nostri protagonisti non è solo la competenza nel raccontare, ma la disponibilità, la passionalità, la sincerità nel rivelarci il percorso di certe scelte. Ho scelto di usare in prevalenza back stage per creare un flusso emotivo d’immagini che ci ricordano grandezze e miserie, trionfi e cadute del cinema italiano in modo carezzevole, e per sottolineare la forza del gruppo che accompagna il regista in quel viaggio che è “ fare un film". Una partecipazione, come diceva Age, leggera e selvaggia. Per la parte musicale mi sono affidato all'istinto: una batteria nuda ed incalzante in mezzo a questo fuoco d'artificio di genialità italiana. Un atto d’amore verso il cinema.

Giancarlo Soldi