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I 100autori sulla Legge Cinema e Audiovisivo


L’associazione 100autori ringrazia il Governo e il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini ed esprime grande soddisfazione per l’approvazione definitiva in Parlamento alla “Legge Cinema e Audiovisivo”, che segue il voto favorevole in Senato dello scorso 6 ottobre.


I 100autori sulla Legge Cinema e Audiovisivo
Un provvedimento che il mondo del cinema e della produzione audiovisiva aspettava da quarant’anni e che con grande celerità è stato ratificato, grazie al lavoro e all’impegno del Ministro” - afferma Francesco Bruni, Presidente dell’Associazione 100autori.

"Ci stiamo avvicinando ad un sistema più moderno di finanziamento" – dichiara Andrea Purgatori, coordinatore 100autori - "e di rilancio di tutto il settore, non solo sul piano industria-le ma anche a garanzia degli autori".

Per il regista Roberto Andò: “È apprezzabile che siano state introdotte le definizioni di “do-cumentario”, “film difficile”, “opera d’animazione” e “sala d’essai”, fondamentali per le specifiche assegnazioni dei contributi selettivi”.

Anche Alberto Sironi, Cinzia TH Torrini e Ivan Cotroneo accolgono favorevolmente questa legge di sistema, che per la prima volta pone sotto la stessa cornice il Cinema e la Televisione, aumenta sensibilmente l’intervento dello Stato nel settore e vuole garantire stabilità e certezze nell’allocazione delle risorse.

"Scegliere di sostenere anche quelle produzioni che non potrebbero facilmente operare sul mercato e i giovani talenti è una scelta coraggiosa"- commentano i registi Daniele Luchetti e Roan Johnson – "così come trovare soluzioni affinché si allarghi e si avvicini il pubblico alle sa-le cinematografiche".

100autori continuerà a porre l'attenzione alle leggi delega e, in particolare, alla revisione delle norme che regolano gli obblighi di investimento e programmazione per i fornitori di servizi media audiovisivi e sta già lavorando ai decreti attraverso i tavoli aperti alle associazioni di categoria dalla DG Cinema, affinché i contributi selettivi vengano assegnati ai giovani autori, alle opere prime e seconde, ai film difficili e alla promozione (festival, rassegne, internazionalizzazione), e che venga, possibilmente, scorporata dal fondo la quota riservata agli enti di settore (Istituto Luce-Cinecittà, MIAC, Biennale di Venezia e Centro Sperimentale di Cinematografia) in quanto, a parere dell’associazione, non strettamente allineate alle finalità della legge.
100autori, infine, auspica, laddove le risorse lo consentiranno, un ulteriore incremento della quota del Fondo selettivo.

Alessandra Tieri

03/11/2016, 16:52