Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia de "I Bastardi di Pizzofalcone"


Note di regia de
La bellezza di Napoli mi ha fatto accostare a questa serie con l'entusiasmo di un bambino in un paese dei balocchi. Di Napoli ho amato tutto: la gente, il mare, la musica, il cibo, la luce, i colori e le sfumature. Eccetto ovviamente quegli aspetti oscuri da “opaco atomo del male” che a tutt’oggi ne minano bellezza e tranquillità. Eppure nel parlare con le persone, nel conoscere l’animo nobile, fiero e profondamente onesto dei veri napoletani, ho toccato con mano che la luce è molto più forte del buio. Napoli è una città dalle straordinarie potenzialità che va amata, protetta, difesa. A tutti i livelli. Quindi anche e soprattutto nella descrizione delle sue tante cose meravigliose, che forse ultimamente siamo stati troppo fuorviati dai pregiudizi per apprezzare fino in fondo. È vero che nulla è come sembra se visto da un occhio vergine, ma è anche vero che al brutto ci si abitua mentre ciò che vale non fa notizia. Per questo una storia di redenzione, anzi di redenzione multipla, come I Bastardi di Pizzofalcone, è una metafora perfetta per descrivere lo sforzo immane che a volte gli esseri umani onesti devono compiere per scrollarsi di dosso i pregiudizi e non essere confusi con una minoranza di delinquenti che purtroppo rovina la reputazione di un’intera città o regione. Avendo ammirato di recente molte serie americane che ormai hanno raggiunto qualità e spessore di gran lunga superiori a quello che Hollywood produce per il grande schermo, ho deciso di adottare per I Bastardi un linguaggio visivo che fosse il più “internazionale” possibile. La serie ha sicuramente uno stile unico e inconfondibile, ma ho scelto di personalizzare il tono di ognuno degli episodi della serie come se fosse un film a sé, dato che ciascuno di essi racconta uno spaccato particolare di una realtà complessa e sfaccettata. Napoli diventa così lo sfondo perfetto per un gioco di destini in cui, così come nella vita, tragedia e commedia si intrecciano e si alternano senza soluzione di continuità, creando contrasti, aspettative, intrighi e suspense. Non avrei potuto riuscirci senza l’aiuto dei miei fantastici attori protagonisti, capitanati da un Alessandro Gassmann in stato di grazia e da una moltitudine di grandi caratteristi partenopei pieni di talento che hanno arricchito la serie con verità e autenticità assolutamente uniche.

Carlo Carlei