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VINICIO MARCHIONI, FORTUNATO CERLINO


"Socialmente Pericolosi" è il film voluto e diretto dal giornalista Fabio Venditti che esce con Running tv il 24 Uci Casoria, 25 Uci Marconi Roma, 26 Uci Milano Bicocca


VINICIO MARCHIONI, FORTUNATO CERLINO
Vinicio Marchioni e Fortunato Cerlino
Vinicio Marchioni e Fortunato Cerlino sono i due interpreti principali di "Socialmente Pericolosi" di Fabio Venditti; il primo è un giornalista, che nella realtà è lo stesso regista, e un camorrista che sconta l’ergastolo a Sulmona è il secondo.

Fabio Venditti, dopo l’incontro in carcere col boss Mario Spadoni ha aperto a Napoli un’associazione per il recupero e il reinserimento dei giovani nei quartieri spagnoli. Cosa avete visto in questa storia vissuta e raccontata da Venditti?

"L’esigenza di Fabio di raccontare questa storia – dice Marchioni – è l’importanza di raccontare ciò che lui ha fatto realmente con l’associazione Socialmente Pericolosi all’interno dei quartieri spagnoli di Napoli. Collaborando io da un po’ di tempo con delle associazioni tipo Amnesty e Save the Children, mi sono reso conto del fatto che se uno cresce per i primi 12, 13 anni della propria esistenza lontano da ogni tipo di forma culturale, l’unica cosa che ti rimane da fare è semplicemente drogarti o frequentare delle cose che sono più o meno affini alla droga, alla malavita, all’oblio e dunque noi tendiamo a metterli da parte. Fabio ha provato a portare in prima personaquesta cultura in una zona difficile come quella. E quando incontri uno come lui, che ci ha investito la vita e l’equilibrio familiare, chiaramente dici di sì, perché vedi l’esigenza reale che sopperisce anche a quelle piccole o grandi mancanze che può avere una produzione indipendente e con pochi mezzi".

"Credere in chi cade – dice Fortunato Cerlino - in chi non ha gli stessi strumenti degli altri significa credere in ultima istanza in noi stessi e nell’umanità e non escluderli è un atto di coraggio gigantesco perché ci permette di non scontrarci con quell’ostacolo che è il giudizio, perché tutti si può sbagliare in determinate circostanze. Ma dico anche che chi sbaglia deve essere messo nelle condizioni di non nuocere ulteriormente. Ma i penitenziari devono realmente essere luoghi di recupero, e non solo per loro ma per tutti perché tutti possiamo trovarci in circostanze complicate".

Come avete lavorato sui personaggi di "Socialmente Pericolosi"?

"Per me è stato abbastanza semplice – dice Vinicio Marchioni - nel senso che fin da quando mi chiamò Fabio Venditti per fare questo film, ho avuto la fortuna di conoscerlo, di parlarci e di sapere tutta la storia che il film racconta. La preparazione è stata più che altro cercare di essere il più possibile aperto ad un incontro con gli attori che non erano attori, a lavorare all’interno del penitenziario e con il gruppo di ragazzi di Napoli che ovviamente sono più naturali, espressivi e forti di qualsiasi cosa un attore possa mettere in atto. Dunque è stata una preparazione di carattere umano".

"Sì - dice Cerlino - è la difficoltà che ho avuto anch’io, perché queste sono persone che esistono. Questo è un film molto particolare perché ha del materiale che viene dalla realtà, e quando Fabio ce ne ha parlato mi sono posto veramente il problema come attore di arrivare a quel tipo di credibilità. Per quanto ci si possa lavorare, devi sempre fare un percorso di un certo tipo ed è difficile restituire quel tipo di autenticità. Ci siamo anche confrontati con gli attori detenuti del carcere. È stata una bella sfida per me su tanti fronti: uno perché avevo deciso di non fare più film legati alla camorra o a un boss perché voi sapete che in Italia poi diventa difficile staccarsi l’etichetta; e poi abbiamo incontrato questo matto di Venditti che, come pochi altri in Italia, ci crede. Sembra una frase di circostanza ma c’è gente che crede che la cultura in certi territori possa dare dei risultati , e Fabio Venditti è uno di questi".

23/01/2017, 18:23

Stefano Amadio