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Note di regia di "Crazy for Football"


Note di regia di
Ho deciso di girare questo secondo film documentario sui pazienti psichiatrici perché il primo mi aveva dato tantissimo e aveva contribuito molto alla diffusione del messaggio anti stigma e alla moltiplicazione delle squadre di calcio sul territorio come forma di terapia. Penso che dare il proprio contributo per aiutare chi in un dato momento della sua vita può essere in difficoltà faccia parte dei doveri morali di chi fa il nostro mestiere. Anche il racconto di una dozzina di pazienti calciatori che si ritrova a formare la prima nazionale italiana di pazienti psichiatrici e vola in Giappone per giocarsi il primo mondiale di categoria, può permettere di aprire una breccia nel muro di gomma della disinformazione e dello stigma. Perché loro come noi sono accumunati dalla folle passione per l’avventura sportiva e per il calcio nella fattispecie, loro come noi vogliono andare e giocarsi la loro partita in campo, come poi nella vita. Una storia che vuole essere raccontata col carattere leggero e buffo delle storie di sport e commedia. Perché non è affatto detto che per fare sociale si debba mettere in mostra unicamente il tragico e rimestare nel senso di colpa collettivo. La coscienza del sociale può anche attivarsi aiutando ad aprire gli occhi su qualcosa che si conosce poco, e facendolo anche attraverso il sorriso. E perché no, tifando per i nostri eroi, matti per il calcio, impegnati in una magnifica avventura di sport.

Volfango De Biasi