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Dal 22 al 24 marzo a Milano il convegno "The Future Behind Cinema"


Dal 22 al 24 marzo a Milano il convegno
Per celebrare il settantesimo anniversario del primo archivio filmico d’Italia si è dato vita a CINETECA70, un progetto sostenuto da SIAE- Società Italiana degli Autori ed Editori, ideato e organizzato da Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con MiBACT-Direzione Generale Cinema, Comune di Milano, Università degli Studi di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Bicocca, e con il Patrocinio di Regione Lombardia.
Prevede una serie di iniziative lungo 12 mesi, realizzate con modalità innovative e creative, scandite dal riferimento ai numeri 7 e 70, che si articolano in rassegne filmiche, mostre e percorsi museali, iniziative editoriali, campus a tema cinematografico, ecc..
Il 22 marzo 1947, forte di una raccolta di circa 300 titoli della cinematografia mondiale, e di una vocazione mitteleuropea e internazionale, l’associazione privata ‘Cineteca Italiana’ veniva costituita a Milano. A distanza di 70 anni la Cineteca, trasformata in Fondazione, celebra questa storica data con il convegno “The Future Behind Cinema. Images in the Age of Immaterial”.

Dal 22 al 24 marzo presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, tre giornate a ingresso libero saranno dedicate a proiezioni di film inediti e a incontri con registi e archivisti sul tema delle ripercussioni della “rivoluzione digitale” sull’attività degli archivi filmici e del mondo dell’audiovisivo in generale. L’iniziativa è rivolta principalmente agli studenti universitari, ma anche ad appassionati di cinema e cultori della materia che vogliano approfondire queste tematiche.
Segnaliamo di seguito i punti salienti del Convegno, per i dettagli si rimanda alla locandina allegata:
Mercoledì 22 una tavola rotonda (h 17.00) vedrà la partecipazione di ricercatori e storici di livello internazionale e farà il punto sugli interventi precedenti dei relatori:
il Direttore del George Eastman Museum di Rochester NY, Paolo Cherchi Usai, analizzerà la crisi d'identità che le cineteche stanno vivendo a causa della rivoluzione digitale e culturale, e proporrà le sue ricette per superare l’impasse, attraverso una strategia di recupero e reinterpretazione della vocazione archivistica e museale che ha dato origine a grandi istituzioni, tra cui la Fondazione Cineteca Italiana.

Nella stessa giornata, la storica del cinema Camille Blot-Wellens tratterà le modalità di accesso alle fonti e l’evoluzione della metodologia di ricerca, prendendo a modello un lotto di 100 film dei primi 10 anni del cinema, acquisiti dalla Filmoteca Española alla fine del 1990.

Gli altri ricercatori e studiosi che interverranno al convegno: Jon Wengström, curatore Svenska Filminstitutet, Stoccolma, illustrerà le strategie digitali ed analogiche adottate recentemente dall’Istituzione svedese; Roland Cosandey, storico del cinema e docente all’Università di Losanna, si interrogherà sulle condizioni della ricerca storica nell’era del ‘passato digitalizzabile’; Davide Pozzi, direttore del Laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna, mostrerà e commenterà alcuni estratti di film restaurati della Cineteca Italiana a illustrazione del suo intervento su ‘metodologia e deontologia del restauro’.

Non mancheranno, a fianco dei saluti istituzionali di rappresentanti della Fondazione, in primo luogo del Presidente Gabriele Mazzotta e del Direttore Generale Matteo Pavesi, gli interventi dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno e dell’Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia Cristina Cappellini.

Segnaliamo che venerdì 24 alle ore 14.15, in collaborazione con SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori - sarà presentato il nuovo DVD della collana ‘I Tesori del MIC’, intitolato “35.000 sogni”, contenente un trittico di opere-chiave su snodi che interpellano da vicino il mondo dell’audiovisivo: il classico di Luigi Comencini Il museo dei sogni (1949), dedicato al lavoro di recupero e conservazione delle pellicole della allora neonata Cineteca Italiana, e due produzioni di Paolo Lipari: Due dollari al chilo (2000), ideato da Gianni Comencini e Matteo Pavesi, che indaga le realtà industriali dedite allo smaltimento e al riciclaggio ecologico delle pellicole in triacetato, e Meno 35 (anteprima, 2016), videoinchiesta in 35 tappe che rivela come l'abbandono della pellicola 35mm a favore del digitale non abbia avuto solo una valenza tecnologica ma sia arrivato a sconvolgere vissuti, esperienze, relazioni. E, di fatto, l'anima stessa del cinema.

La tre-giorni cinetecaria sarà inoltre accompagnata da visioni di film particolarmente in tema con gli argomenti trattati:
- "Cinema Futures" (2015, anteprima italiana) di Michael Palm, getta uno sguardo sul futuro della pellicola e degli archivi delle cineteche e delle collezioni private e non, perché “gli archivi non influenzano soltanto la percezione del passato, ma determinano anche le potenzialità e le possibilità del futuro”.
- "Singing in the Rain" (1952) di Stanley Donen e Gene Kelly, è una grande celebrazione del mondo cinematografico hollywoodiano ma soprattutto una meravigliosa commedia canora che racconta ed esalta il passaggio epocale dal muto al sonoro
- "Quo Vadis" (1924), colossal di Georg Jacoby e Gabriellino D’Annunzio, interessante rievocazione della Roma di Nerone narrata dal celebre romanzo di fine Ottocento di Sienkiewicz, che non sfigura al cospetto dei precedenti italiani (1913) e americani (1951), in un restauro digitale curato dalla Cineteca e impreziosito dall’accompagnamento musicale dal vivo al pianoforte di Francesca Badalini
- "Nirvana" (1997), viaggio immaginifico in una realtà futuribile, è il film-culto di Gabriele Salvatores, che vent’anni orsono andava controcorrente spingendo la sua sperimentazione verso nuove e impensate frontiere, visuali e concettuali.

11/03/2017, 09:57