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BFM35 - Secondo film in concorso, VOIR
DU PAYS di Delphine e Muriel Coulin


BFM35 - Secondo film in concorso, VOIR DU PAYS di Delphine e Muriel Coulin
Presentato il secondo film della mostra concorso del Bergamo Film Meeting “Voir du pays” delle sorelle francesi Delphine e Muriel Coulin, secondo lungometraggio da loro diretto.

Pellicola psicologica e ad alta tensione che è in grado di entrare nel piccolo calvario di Aurore e Marine, due giovani soldatesse che ritornano in patria dopo una missione in Afghanistan. Prima di tornare, però, con gli altri soldati della loro sezione, trascorrono tre giorni a Cipro in un hotel a 5 stelle per un periodo di “decompressione” che l’Esercito definisce come periodo di disintossicazione dalle ansie e dalle paure della guerra, che dovrebbe aiutare un tranquillo rientro dai propri familiari.

Cosa molto difficile, anche dato dal fatto che sono in minoranza rispetto ai soldati maschi, che le guardano e trattano con diffidenza ed inferiorità. Le due donne, amiche d’infanzia, tentano di ricostruire le motivazioni che le hanno portate all’arruolamento ed il perché della guerra, anche alla luce dei fatti accaduti durante la missione. La loro sezione era stata attaccata con la perdita di 16 dei suoi compagni.

Non bastano certo le feste danzanti in piscina e il relax per ritrovare quel senso del quotidiano che le aiuti a vivere serenamente il presente affrontando il futuro le verrà. L’esperienza bellica le ha segnate e chiudere la porta agli incubi e agli orrori visti non è così semplice.
Entrano in gioco reazioni violente ed impreviste, in contrapposizione con quell’ambiente di turisti e vacanza che dista nemmeno un centinaio di chilometri dallo scenario e dallo scempio della guerra che loro stesse hanno vissuto.

Commentano le registe: “C’è quasi un senso di violenza nel far credere ai giovani che arruolarsi nell’Esercito significhi avere una vita fatta di avventura… questi soldati non sanno veramente cosa li aspetta al fronte; perciò il trauma è più forte… la realtà ormai è compromessa. Ci siamo dimenticati dell’Afghanistan, forse anche dell’Iraq, come se volessimo dimenticarci della Siria.”

13/03/2017, 08:18

Luca Corbellini