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LAKE COMO FILM FESTIVAL - I premi delle giurie


LAKE COMO FILM FESTIVAL - I premi delle giurie
Gulistan
Assegnati i premi delle giurie del Lake Como Film Festival 2017: GULÎSTAN, LAND OF ROSES di Zaynê Akyol vince il Premio Longscape, il concorso riservato ai lungometraggi che mostrano uno stretto legame tra cinema e paesaggio. Il Premio Longscapes Insurbia va invece a SPOOR di Agnieszka Holland, menzione speciale a BURGING BIRDS di Sanjeewa Pushpakumara.

La giuria cinema composta da Gaia Bracco, Gian Luca Pisacane, Jacopo Marchesano, Margherita Giusti Hazon, Simone Soranna e Gabriele Lingiardi ha assegnato il Premio Longscape della quinta edizione di Lake Como Film Festival a GULÎSTAN, LAND OF ROSES di Zaynê Akyol “Per aver saputo raccontare il dramma contemporaneo delle donne combattenti con sguardo sincero ed efficace senza dimenticare la bellezza spietata del paesaggio, dimostrando che in tempo di guerra anche un lembo di terra può diventare casa”.

La giuria degli studenti dell'Università dell'Insurbia premia SPOOR di Agnieszka Holland “Per aver coniugato una trama originale con un paesaggio descritto nel suo ciclo vitale, portando alla luce una battaglia per i diritti degli animali. Il film, che pur presenta contenuti drammatici, riesce comunque a non perdere di vista il lato ironico e leggero della vita. La fotografia rapisce lo spettatore in un'ambientazione fiabesca, a tratti luminosa e a tratti cupa, in cui il dialogo tra esseri umani e animali ripropone il gioco forza tra dominato e dominatori. La protagonista nonostante mantenga la fragilità proprie dell'essere umano, assurge ad emblema di chi nella vita si batte da solo per un grande ideale a fronte di una maggioranza violenta che reitera senza rifletterci le tradizioni di una società arcaica”.

La stessa giuria assegna la menzione speciale a BURGING BIRDS di Sanjeewa Pushpakumara “Per aver portato all'attenzione degli spettatori delle problematiche che non si conoscono o che non si vogliono conoscere. La crudeltà delle azioni si riflette e a volte si contrappone alle immagini del paesaggio. Le interpreti femminili tentano invano di ricreare un paesaggio domestico dei sentimenti armonico, che deve drammaticamente fare i conti con un paesaggio esterno carico di violenza. Alla fine è solo il fuoco che purifica tutto”.

03/07/2017, 11:02