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CATONE FILM FESTIVAL IV - I premi


CATONE FILM FESTIVAL IV - I premi
SEZIONE SPERIMENTALE

Secondo classificato: APPUNTI DI VIAGGIO di Silvio Petronzio. Per l’originale unione di immagini e parole in grado di far emergere, attraverso l’essenzialità delle prime e la ricchezza delle seconde, un ulteriore piano visivo pregno di spunti narrativi, in cui lo spettatore si perde con piacevole libertà.

Primo classificato: SANTA TERESA di Alessandro G. Capuzzi e Emanuele Dainotti. Per aver saputo denunciare un crimine altrimenti incomprensibile con la semplicità della macchina cinema. L’immobilismo, di cui il corto si fa giustiziere, trova nell’inquadratura fissa e distanziata l’unica marcia di sensibilizzazione possibile. Il potere della ripetizione come spirale di cui non solo il soggetto ma anche lo spettatore resta vittima.

SEZIONE DOCUMENTARIO

Secondo classificato: HORMIGAS di Riccardo Contrino. Per il racconto “da vicino” della dura vita nelle miniere boliviane, reso attraverso la combinazione di immagini e parole di rara intensità e forza. Per averci ricordato che ancora il lavoro è sinonimo di sfruttamento, fatica e dolore.

Primo Classificato: GURE HORMEK di Las Chicas de Pasaik. Per la capacità di raccontare l’universo femminile attraverso l’intimità delle immagini, che uscendo dalle pareti casalinghe verso la conquista dei muri della città, si fanno portatrici di un discorso politico universale.

SEZIONE FICTION

Secondo Classificato: UOMO IN MARE di Emauele Palamara. Per aver disegnato una condizione ai limiti della tollerabilità attraverso la delicatezza di piccoli movimenti, sospiri, parole ingoiate o sospese. La forza del legame padre-figlio trova il suo apice nel sentire condiviso, un destino che entrambi già conoscono.

Primo classificato: FERRUCCIO. STORIA DI UN ROBOTTINO di Stefano de Felici. Per la capacità di richiamare le atmosfere di una grande fiaba e rileggerle all’interno di nuove dinamiche, senza mai perdere la magia della storia originale e la tenerezza del racconto; riuscendo inoltre a far viaggiare lo spettatore verso atmosfere fantastiche, lontane e vicine nel tempo.

PREMI SPECIALI

Fuori concorso

IL PAESE DEI SARTI di Filippo Filetti. Per la capacità di legare attraverso le immagini una tradizione centenaria all’essenza della città da cui proviene; per aver saputo inoltre porre l’attenzione sulla bellezza ormai persa della divisione delle maestranze, portando lo spettatore verso un’epoca che sembra lontana ma che è ancora di fortissima attualità.

“Miglior racconto delle persone con disabilità”: CONTACT 2.0 di Jessica Furgiuele. Per aver trattato il tema della disabilità attraverso un espediente narrativo originale e interamente calato nell’attualità, mostrando così in maniera semplice ma efficace il punto di vista di un ragazzo non vedente.

Miglior cortometraggio straniero: THE SECRET WORLD OF FOLEY di Daniel Jewel. Per aver raccontato il connubio indissolubile tra suono e immagine e la necessità di conservare la bellezza dell’artigianato. Lo stupore bambino negl’occhi dei protagonisti richiama la prima vicinanza con il cinema in quanto fabbrica dei sogni e l’eterno inginocchiarsi alla complessità della natura in ogni suo dettaglio.

17/07/2017, 09:08