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Note di regia di "Aisthan"


Note di regia di
Ho sempre tentato di raggiungere la perfezione nello sport ma mi sono accorto presto che ciò che mi intrigava realmente era la connessione tra corpo e mente. In questo cortometraggio esploro la sottile barriera tra movimento sportivo e psicologia. Voglio rappresentare ciò che accade nella mente di una persona che si focalizza totalmente in una singola performance atletica, tentando di rimuovere la barriera tra le due parti. Aisthan è il protagonista del cortometraggio e il suo nome deriva da una parola del Greco Antico, Aisthanomai, che significa, in poche parole, percepire la percezione. Il protagonista utilizza il funambolismo come un medium per potersi confrontare con il mondo esterno e infine riesce a comprendere qualcosa su se stesso. Ho girato questo cortometraggio per rappresentare la vita o più precisamente per rappresentare un ciclo della vita, mostrando momenti di calma e pace, ostacoli e tutte le emozioni coinvolte in questi intensi istanti.

Kevin Kok