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PREGHIERA - In Canada per l'Italian Contemporary Film Festival


PREGHIERA - In Canada per l'Italian Contemporary Film Festival
"Preghiera" in Canada
Il documentario “Preghiera” diretto dal compositore e regista abruzzese Davide Cavuti sbarca in Canada al prestigioso “Italian Contemporary Film Festival” dove verrà proiettato domenica 17 giugno nella città di Toronto: il progetto cinematografico è interamente dedicato alle popolazioni colpite dal sisma dell’Aquila (2009) e del centro Italia (2016).

Tanti i super ospiti presenti al Festival di quest’anno tra cui Claudio Bisio che riceverà il premio alla carriera. Altra stella dell’edizione 2018 sarà Antonio Albanese che presenterà in Canada il film “Come un gatto in tangenziale”. Parteciperanno inoltre il regista Michael Radford (Il Postino) e l’attrice Luisa Ranieri per celebrare la vita del grande cantante Andrea Bocelli. Una particolare attenzione da parte degli organizzatori della kermesse agli eventi drammatici legati ai terremoti del 2009 e del 2016 che colpirono l’Italia centrale e che generarono la pronta e generosa risposta della comunità italiana in Canada: nell’ambito di questo evento verranno presentati due lavori, “Preghiera” diretto da Davide Cavuti e “La botta grossa” di Sandro Baldoni.

Prodotto da “MuTeArt Film”, “Preghiera” è stato presentato in anteprima assoluta alla 74ª “Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia”. I protagonisti sono gli attori Michele Placido, Lino Guanciale, Edoardo Siravo e le voci di Paola Gassman e Ugo Pagliai: è un documento che nasce con lo scopo di mantenere accesa la luce sul drammatico evento dell’Aquila e sul recente sisma del centro Italia.

"Preghiera" è tratto dal progetto “Vitae” (il cui ricavato è destinato alla ricostruzione dell’Aquila e di Amatrice) che contiene brani originali firmati da Cavuti interpretati da Luca Argentero, Alessandro Haber, Giorgio Pasotti, Violante Placido, Caterina Vertova e molti altri; nell’album sono presenti anche le voci di due grandi compianti maestri del palcoscenico italiano: Giorgio Albertazzi, interprete di un testo sui “Desaparecidos” e Arnoldo Foà interprete del brano “Lettera ad Antonio” in ricordo di Antonio Russo, giornalista francavillese di Radio Radicale ucciso in Cecenia. Il cd è acquistabile presso il “Teatro dei 99” dell’Aquila, coordinatore della pubblicazione del prestigioso cofanetto e della distribuzione.

Laureatosi in Ingegneria Elettrica a L’Aquila, il maestro Cavuti, che ha debuttato come compositore e regista con molti suoi recital e spettacoli nei teatri della città aquilana (“Teatro Comunale”, “Teatro San Filippo”, “Auditorium Nino Carloni”), ha così commentato la produzione di “Vitae”, progetto editoriale e discografico che ha ispirato la realizzazione del documentario “Preghiera”: “Desideravo realizzare qualcosa di importante per L’Aquila ma soprattutto qualcosa che potesse aiutare il processo di ricostruzione di questa città a cui sono molto legato per via dell’esperienza universitaria vissuta qui. Ho coinvolto molti artisti conosciuti e amati in questo progetto e ho avuto la gioia di scoprire il loro interesse, la loro sensibilità verso il calvario del capoluogo abruzzese, e tutti, nonostante i loro impegni, hanno trovato un momento per essere parte di questo progetto. Nel disco ci sono le voci di due grandi maestri scomparsi, Giorgio Albertazzi e Arnoldo Foà, che hanno lasciato un vuoto nella cultura italiana e la loro presenza in Vitae rende ancora più speciale, questo lavoro. Purtroppo nell’agosto del 2016 scorso si è aggiunta una seconda tragedia che ha colpito territori a noi vicini e allora mi è sembrato giusto destinare i proventi delle vendite del disco anche alla città di Amatrice: mi auguro che il pubblico riconosca in questo lavoro un piccolo gesto d’amore da parte di ognuna delle voci che pazientemente ho raccolto in questi anni.”

"A quel tempo risale l'origine della convinzione popolare che, se l'umanità una buona volta dovrà rimetterci la pelle, non sarà in un terremoto o in una guerra, ma in un dopo-terremoto o in un dopo-guerra": le parole scritte da Ignazio Silone dopo il terremoto del 1915 che devastò la Marsica sono state interpretate da Lino Guanciale e invitano ad una riflessione più ampia sui temi della ricostruzione che avviene da anni a L’Aquila e negli altri luoghi colpite dalla tragedia.

Quando Davide Cavuti mi ha chiesto di registrare un suo testo originale per “Vitae”, - ha dichiarato l’attore e regista Michele Placido - "ho accettato senza esitazione perché questa significativa impresa discografico-letteraria servirà a contribuire alla ricostruzione de L'Aquila, una città a cui mi sento assai vicino perché l'ho conosciuta nei suoi momenti migliori e peggiori, e alle altre zone colpite dal recente sisma. È quindi un privilegio per me poter contribuire ad una causa che ho a cuore e ringrazio Davide Cavuti di avermi coinvolto insieme a tanti illustri colleghi che hanno collaborato alla realizzazione di “Vitae”, garanzia di qualità per il risultato finale".

Il soggetto e la sceneggiatura del documentario sono firmati da Davide Cavuti con testi liberamente tratti da Benedetto Croce, Ignazio Silone. Il cast tecnico è composto da Antonio D’Ottavio (Montaggio), Matteo Veleno (Fotografia), con le immagini concesse da Giulio Capone e da Danilo Ronzi. La colonna sonora composta dal maestro Cavuti è eseguita dai solisti Antonio Scolletta (violino e viola), Giancarlo Giannangeli (violoncello) Franco Finucci (chitarra), Paolo Di Sabatino (pianoforte) ed è stata registrata presso gli Studi “Arts Factory” di Teramo con Flavio Pistilli tecnico del suono. La traduzione della sceneggiatura per la versione in inglese è a cura di Mila Cantagallo e l’immagine di copertina è un’opera del pittore Omar Galliani.

12/06/2018, 10:15