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AMUSIA - Quando la musica ferisce


Presentata al Bif&st di Bari l’opera prima di Marescotti Ruspoli, che parla della ”mancanza di armonia”, l’incapacitŕ biologica di comprendere, eseguire e apprezzare la musica. Con Carlotta Gamba, Giampiero De Concilio, Fanny Ardant e Maurizio Lombardi. Dal 27 aprile al cinema distribuito da 102 Distribution.


AMUSIA - Quando la musica ferisce
"Amusia" di Marescotti Ruspoli
Una ragazza (Carlotta Gamba) “scappa” dalla musica, che le provoca fastidio e disturbi uditivi perché soffre di una malattia cerebrale, l’amusia, che le impedisce di distinguere i suoni, di apprezzare le canzoni, le melodie. Incontra un ragazzo (Giampiero De Concilio) che all’opposto si aggrappa alla musica per sopravvivere a un’esistenza solitaria. L’incontro tra questi due mondi diversi, tra queste solitudini tormentate, sarŕ rivoluzionario per entrambi.

“Amusia”, primo lungometraggio di Marescotti Ruspoli, tra atmosfere rarefatte, luci al neon, e ambientazioni surreali, con edifici che ricordano i quadri di Giorgio De Chirico, riflette con coerenza e diverse suggestioni visive e sonore l’animo solitario dei due protagonisti, il loro stare ai margini della vita, perché feriti nel profondo, lui da una perdita incolmabile, lei da una vita “silenziosa”, senza godere di un concerto, delle voci di Freddy Mercury o Nina Simone o della musica dei Pink Floyd, senza aver mai potuto ballare.

Lunghi silenzi accompagnano un film delicato e raffinato che esplode in alcuni momenti musicali con canzoni come “With a girl like you” dei Tritons che fanno riemergere per poco lo spettatore dal torpore che vive insieme alla protagonista. La ragazza, figlia di un cinico compositore (Maurizio Lombardi) e di un’affascinante francese (Fanny Ardant), č stata cresciuta tra i vinili del padre cercando invano la canzone che l’avrebbe guarita, e non trovando nei genitori un vero sostegno, ma solo dei tappi per le orecchie “contro i rumori della vita moderna”.

Come nella pittura metafisica, chiara citazione di Ruspoli nelle sofisticate inquadrature di edifici, come quelli di Tresigallo in Emilia Romagna, considerata la “cittŕ metafisica”, illuminati dalla sapiente fotografia di Luca Bigazzi, cosě il film si serve dell’onirico per raccontare con rara poesia una malattia poco conosciuta, facendo immedesimare lo spettatore nella condizione disturbante che chi ne soffre vive grazie all’uso sapiente della colonna sonora e dei suoni, e dei talentuosi protagonisti, Carlotta Gamba (“America Latina”, “Dante”) e Giampiero De Concilio (“Un giorno all’improvviso”), raccontando una storia d’amore che supera qualsiasi tipo di barriera.

04/04/2023, 08:54

Caterina Sabato