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Note di regia di "Califano"


Note di regia di
Franco Califano č venuto al mondo a diecimila metri di altezza, mentre l’aereo che riportava sua madre a Roma dal Sud Africa sorvolava la Libia. Per certi versi, questa nascita ad alta quota gli ha lasciato in dote la patente per l’esistenza libera e fuori dagli schemi che ha vissuto.
Prima di raggiungere il successo, Franco Califano č stato venditore di enciclopedie e aspirapolveri, attore di fotoromanzi e impiegato all’Inail. Č stato poi paroliere per Ornella Vanoni, Mina, Edoardo Vianello e Mia Martini, prima di iniziare a scrivere per se stesso e cantare le sue canzoni. Come un eroe delle tragedie greche ha conosciuto la gloria e la polvere, rialzandosi e pagando gli errori sulla propria pelle, sempre fedele a se stesso e alla sua libertŕ.
Raccontare la storia del giovane Califano, č stato un percorso affascinante, per certi versi unico e straordinario, fatto di sfide: quella del cast in primis. Credo che il merito di Leo nell’incarnare il ruolo di Califano sia quello di aver trovato un equilibrio, facendo convivere sullo stesso piano stati d’animo opposti: il sorriso seducente di chi non accetta mai un “no” e le tante fragilitŕ del giovane uomo.
Leo non ha semplicemente vestito i panni di Califano ma ha reso evidente la sua “fame” e il suo bisogno di solitudine. Da parte mia, l’intento č stato quello di raccontare Califano oltre la maschera, mettendo in un dialogo costante l’uomo, il bambino, l’artista.
Da regista ho amato subito questo progetto, complicato e ambizioso e la bella sceneggiatura di Isabella Aguilar e Guido Iuculano che non sarebbe stato possibile realizzare senza il supporto di tutti i miei compagni di viaggio.
A loro va il mio ringraziamento di regista ma soprattutto di uomo, per l’intensa esperienza umana vissuta. Un ringraziamento particolare va ad Antonello Mazzeo e Alberto Laurenti, amici e collaboratori di Califano, che ci hanno guidati e consigliati con affetto e fiducia. Un grazie di cuore, anche alla signora Mita Medici, per i suoi preziosi racconti che ho cercato di mettere in scena con delicatezza. Alla fine di questo percorso cosě ricco, solo una domanda rimane senza risposta: questo film sarebbe piaciuto a Franco Califano?
Chissŕ che il Maestro non trovi il modo di farcelo sapere.

Alessandro Angelini