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BERGAMO FILM MEETING 42 - I film della sezione Visti da Vicino


BERGAMO FILM MEETING 42 - I film della sezione Visti da Vicino
14 produzioni indipendenti provenienti dal panorama internazionale, tutte inedite in Italia saranno presentati nella sezione Visti da Vicino della quarantaduesima edizione del Bergamo Film Meeting.
Film documentari nei quali lo sguardo curioso e attento del regista si addentra senza remore nel vivo della realtŕ, dimostrandosi capace di cogliere e sintetizzare il visibile e l’invisibile, di raccontare un tema, un luogo, un personaggio “da vicino”, con intensitŕ e partecipazione. Due i premi che verranno attribuiti: il Premio Miglior Documentario CGIL Bergamo - Sezione Visti da Vicino, del valore di 2.000 euro, assegnato in base alle preferenze espresse dal pubblico, come riconoscimento alle produzioni cinematografiche indipendenti; e il Premio della Giuria CGIL - La Sortie de l'Usine, del valore di 1.000 euro, conferito dai delegati sindacali di CGIL Bergamo al documentario che meglio affronta i temi legati al mondo del lavoro.

Questi i film:

Bon voyage di Karine Birgé, Belgio, 2023, 54’, col.
«Aveva 102 anni. Era la fine dell’estate 2018. Mia nonna ha scelto di lasciare la Francia per venire a morire in Belgio. La scelta di una morte “dolce e facile” - l’eutanasia, dal greco eu-thanatos. Ripenso a ciň che ha preceduto il suo effimero esilio e ai miei ricordi di questa difficile traversata. Dalle tracce sonore che ho conservato, costruisco un piccolo teatro di oggetti e bambole, riunisco i miei parenti, i miei amici, il dottor Frankenstein e Chantal Goya, e ricreo un mondo intorno a mia nonna che se n’č andata in una strana quiete».

Bis hierhin und wie weiter?/Stick Together di Felix Maria Bühler, Germania, 2023, 91’, col.
Dopo essersi ripresi da uno sciopero della fame a Berlino, 5 attivisti per il clima si riuniscono. Lina ora blocca la strada con il movimento per il clima l'Ultima Generazione, ma i suoi compagni ritengono insufficiente la disobbedienza civile: vogliono difendere Lützerath, un villaggio che rischia di essere demolito per l'ampliamento di una miniera. Fino a che punto si spingeranno per i loro ideali?

Poznámky z Eremocénu/Notes from Eremocene di Viera Čákanyová, Slovacchia, Repubblica Ceca, 2023, 78’, col.
Ambientato in un futuro che non esiste ancora, Notes From Eremocene mette in discussione il modello ideale tecno-ottimistico che ci attende. Da un punto di vista curioso, ludico e critico, la regista Viera Čákanyová esplora il potenziale della tecnologia blockchain e dell’intelligenza artificiale nell’affrontare i complessi problemi globali creati da noi esseri umani – il cambiamento climatico e la crisi della democrazia rappresentativa. Combinando filmati diaristici con immagini di scanner 3D, l’autrice č in grado di sottolineare poeticamente la tensione intrinseca tra il futuro analogico e digitale dell’umanitŕ.

Au cimetičre de la pellicule/The Cemetery Of Cinema di Thierno Souleymane Diallo, Francia, Senegal, Guinea, Arabia Saudita, 2023, 93’, col.
Nel 1953 Mamadou Touré diresse il film Mouramani, considerato il primo film mai realizzato da un regista nero di lingua francese. Nessuno sa dove trovarne una copia, né se esista. Questo documentario č la ricerca di quel film, ma anche un’ode al cinema, sia quello che guardiamo sia quello che facciamo. Un road-movie pieno di amore, umorismo e tenerezza da parte di Souleymane verso i suoi coetanei e la nuova generazione che verrŕ, ma anche una ricerca, marciando con un cartello per chiedere il ritorno di Mouramani…

And They Will Talk About Us di Sieva Diamantakos, Ucraina, Italia, Finlandia, 2023, 103', col.
Sullo sfondo della crisi del Donbas, due persone si raccontano. Sergey č un imprenditore che offre tour militari agli stranieri. La sua storia racconta l'ascesa del suo piccolo impero, da una modesta attivitŕ avviata con l'aiuto di amici a un'enorme azienda di successo che si occupa di turismo estremo. Anna č una volontaria che č dovuta fuggire da Donetsk, la sua cittŕ natale, all'inizio del conflitto tra Ucraina e Russia. Insegna ai bambini arte e giochi e spesso si reca nel Donbas per fornire loro vestiti e giocattoli. Le loro strade si incroceranno?

Contos do Esquecimento/Tales of Oblivion di Dulce Fernandes, Portogallo, 2023, 63’, col.
Gli scavi nella cittŕ portoghese di Lagos hanno portato alla luce un’enorme discarica del XV secolo. Oltre a una serie di attrezzi, gli archeologi hanno trovato resti umani: piů di centocinquanta scheletri di uomini, donne e bambini, alcuni dei quali legati. L’analisi genetica ha confermato che si tratta di scheletri di africani schiavizzati dai mercanti e condotti in Portogallo. La macchina da presa segue costantemente i luoghi - l’ex discarica č ora un parcheggio sormontato da un campo da minigolf - e gli oggetti museali che testimoniano la storia del colonialismo. In modo silenzioso ma approfondito, questo film saggistico rivela un passato nascosto.

Nĺr vandene deles/Murky Waters di Martin B. Gulnov, Danimarca, 2023, 67’, col.
Nel tentativo di assistere e salvare i rifugiati arrivati sull'isola di Lesbo nel 2015, Mo Abassi finisce per essere arrestato e accusato di traffico di esseri umani. Attraverso numerosi incontri con il suo avvocato difensore, Mo č costretto a rendere conto di ogni passo e azione compiuti da lui e dalla sua squadra di volontari. Man mano che assistiamo agli eventi reali che hanno portato all'arresto, l'avvocato di Mo diventa sempre piů preoccupato per alcune prove fondamentali ma non giustificabili.

The Golden Thread AIT di Nishtha Jain, India, Bosnia-Erzegovina, Paesi Bassi, Norvegia, Regno Unito, 2022, 86’, col.
Nel periodo di massimo splendore dell’industria della juta, milioni di persone in Bengala si guadagnavano da vivere con questo lavoro faticoso, praticamente immutato dalla Rivoluzione industriale. I macchinari, vecchi di cento anni, sono stati riparati all’infinito. Lungo file interminabili di telai antichi, nell’aria densa di fibre polverose, gli operai svolgono le loro mansioni routinarie. Incidenti e macchine inceppate sono all’ordine del giorno; i volti rivelano la stanchezza di una vita di lavoro.

Glas, mijn onvervulde leven/Glass, My Unfulfilled Life di Rogier Kappers, Paesi Bassi, 2023, 94’, col.
In questo originale e divertente autoritratto, che si muove tra speranza, disperazione e dolore straziante, Rogier Kappers insegue un sogno d’infanzia: diventare un famoso musicista di organo di vetro, uno strumento fatto di bicchieri che suonano. Dalla costruzione del suo primo organo all’autografo del suo idolo Arvo Pärt, da un disastroso viaggio a Dubai al lavoro frenetico per salvare la sua casa delle vacanze che sta sprofondando, seguiamo Kappers nella sua ricerca di fama, amore e fortuna fino a un “gran finale” che mai avremmo immaginato.

Wir Waren Kumpel/Once We Were Pitmen AIT di Christian Johannes Koch, Jonas Matauschek, Germania, Svizzera, 2023, 103’, col.
Polvere nera, rumori metallici stridenti, gallerie buie, corpi muscolosi: tutto questo č il passato. Alla fine del 2018, l’estrazione del carbone in tutta la Germania giunge al termine. Nello stesso anno, le voci dell’emergente movimento di protesta per il clima “Fridays for Future” si sono fatte piů forti. Sullo sfondo di questi eventi mediatici e socio-politici, il documentario segue cinque minatori nella loro tragica, umoristica e commovente ricerca di un nuovo ruolo nella vita.

Megaheartz di Emily Norling, Svezia, Norvegia, 2023, 80’, col.
Megaheartz č un documentario ibrido che porta lo spettatore in un viaggio interiore, seguendo quattro storie intersecate di amore e follia. C’č Emma, che č ossessionata dal suo ex amante Ernie. Lui vuole che lei vada a Ibiza e si lasci tutto alle spalle. Sofie, che si aggrappa a un ricordo che la lega al passato. Jacqueline, che si muove tra la riabilitazione e il Grand Hotel. La sua domanda ricorrente č: perché ci distruggiamo fino ad arrivare al punto in cui rinasciamo di nuovo? Incontriamo anche la regista Emily, che riceve una telefonata dalla nonna e si trova costretta a rivisitare una casa perduta in fondo alla sua memoria.

Twin Fences di Yana Osman, Russia, Ucraina, Georgia, Germania, 2023, 97’, col.
Il documentario inizia come un’indagine sull’architetto che ha creato un’iconica recinzione che ora copre il quaranta percento dell’Eurasia. Questo disegno porta la regista a confrontarsi con i propri tratti culturali.
«Questo č il mio viaggio che parte dalle recinzioni materiali fino a quelle metaforiche attraverso le mie tre patrie – Afghanistan, Russia e Ucraina –, nel tentativo di rispondere alla domanda: “Chi crea le recinzioni?”».

En Tavs Historie/A Silent Story di Anders Skovbjerg Jepsen, Danimarca, Svezia, 2023, 100’, col.
Fin da quando Anders ha sei anni, viene sfruttato sessualmente dal tredicenne Peter. Nessuno se ne accorge e nessuno dei due dice niente a nessuno. Oggi, entrambi sono adulti, e Anders vuole affrontare Peter. Č un viaggio toccante, guidato dall’onestŕ, che mostra come il senso di colpa e la vergogna siano alimentati dal silenzio e possano gettare lunghe ombre sull’etŕ adulta. Ma anche che c’č speranza se si sfida il dolore e si rompe il silenzio.

Wanha Markku/Under Construction di Markus Toivo, Finlandia, 2023, 61’, col.
Trent’anni fa Markku costruě una casa per la sua famiglia a mani nude, ma il compito fině per essere troppo gravoso e si esaurě. Un giorno decise di andarsene e scomparve all’estero. Ora Markku vive in quella stessa casa e cerca ancora di mantenere la promessa fatta a sé stesso: completarne la costruzione. Il figlio Markus si reca allora nei luoghi della sua infanzia per affrontare il padre, che non ha mai conosciuto bene. Insieme costruiscono un cancello d’acciaio davanti all’abitazione incompiuta, cercando contemporaneamente di costruire un rapporto reciproco.

02/03/2024, 16:13