LA RICERCA - I sassi parlano


Un "documentario ritratto" di Giuseppe Petruzzellis.


LA RICERCA - I sassi parlano
L'artista veneto Luigi Lineri lavora alla raccolta di un' enorme installazione. Si tratta di un' impressionante collezione di sassi, migliaia, di tutti i tipi, scrupolosamente studiati, ripuliti e catalogati. L'uomo li raccoglie tra il fiume Adige e i passi del Lessinia, e ne fa poesia con una profonda riflessione sul destino umano. Il documentario è un viaggio suggestivo nel tempo tra arte, psicoanalisi, progresso tecnologico, ecologia e religione. Su tutto riecheggia la parabola di Lineri, che da abile oratore riesce a presentare ogni pezzo della sua collezione come unico e degno di essere collezionato. Ogni forma trovata nel fiume, diventa un' espressione simbolica della realtà, un'archetipo che rispecchia un dato di fatto del mondo. Dal greto del fiume emergono teste di agnello, organi sessuali primitivi, figure stondate femminili come le Grandi Madri preistoriche, simboleggianti la fertilità e l'abbondanza di epoche ancestrali.

"La Ricerca" è un omaggio alle fatiche umane, alla ricerca di un artista visionario ed appassionato che riesce a trasmettere anche grande impegno sui temi ambientali. Specialmente alla fine del film, Lineri si apre ad un discorso profondamente ecologista. Anche il suo amato fiume Adige, dal quale raccoglie le pietre per la sua collezione, sta subendo un attacco da parte dell'industrializzazione incontrollata. Gli argini sono costantemente minacciati da industrie e cementificazione invasiva per l'eco sistema, anche il paesaggio sonoro stesso sembra mutare rispetto al silenzio di prima, rendendo invivibile quei territori.

Giuseppe Petruzzellis si esprime con un "documentario ritratto", concentrandosi su di un personagio che ha moltissimo da raccontare, dosando la sua regia minimale tra paesaggio, oggetto e voce fuori campo. Interessante la scelta di montare in mezzo alla storia di Lineri, anche degli insert di archivio, che mostrano i progressi dell'uomo, come allunaggi, scoperte scientifiche e viaggi spaziali. L'archetipo e la potenza ancestrale delle pietre sono però insuperabili, sono simboli potenti che rimangono dentro l'animo dell'uomo, questo sembra il messaggio che ci vuole trasmettere questa opera. Anche dal punto di vista estetico il film è ottimo, emozionanti le inquadrature della "cascina - studio" piena di pietre, illuminata da una luce di taglio quasi mistica. Altra scena del film da segnalare, il bellissimo drone zenitale del finale che da Lineri si innalza fino al cielo per mostrare l'uomo piccolissimo immerso in un paesaggio bianco bellissimo. L'uomo è infinitamente piccolo rispetto alla Natura, ma i sassi ci parlano, siamo noi che li dobbiamo ascoltare.

21/04/2024, 09:06

Duccio Ricciardelli