Fondazione Fare Cinema
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Ugo Nespolo

29/08/1941
Mosso, Italia

Ugo Nespolo


Filmografia dal 2000:
2015 » corto Shades on the Couch: regia, attore, soggetto, sceneggiatura, produttore
2010 » corto Campari 150: regia, fotografia
2009 » doc + o – x Nespolo: partecipazione
2007 » doc Surfin' Torino: partecipazione
2005 » doc Dentro e Fuori - Angelo Pezzana un Ritratto: regia

Biografia:
Diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Torino, si laurea in Lettere Moderne.
Gli esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi. Mai legata in maniera assoluta a un filone, la produzione di Ugo Nespolo si caratterizza subito per un’accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterŕ sempre una sorta di ‘marchio di fabbrica’.

Nella seconda metŕ degli anni sessanta Nespolo si appropria di un ulteriore mezzo di espressione, il cinema – in particolare quello sperimentale, d’artista. Il suo passaggio dietro la macchina da presa riflette insieme la volontŕ di allargare il discorso dell’arte e l’intenzione di sperimentare liberamente, di mettersi alla prova come autore di cinema. Nel suo atteggiamento creativo confluiscono la tradizione dell’avanguardia artistica del Novecento, e insieme, piů specificamente, la logica dada di affermazione immediata del gesto. Nespolo inizia il proprio cinema con questa esibizione new dada del gratuito (Grazie, mamma Kodak; Le gote in fiamme; La galante avventura del cavaliere dal lieto volto, film d’artista interpretato da artisti amici, da Lucio Fontana a Enrico Baj, a Michelangelo Pistoletto). Il rapporto con l’avanguardia storica č fondamentale nella progettualitŕ di Nespolo, che opera per inventare un museo vivente immaginario, in cui il recupero del passato diventa un modo per ripensare il presente dell’arte e le sue possibili estensioni. Nel 1975-1976 realizza Un Supermaschio, ispirato ad Alfred Jarry e nell’82 un progetto di macro-opera di Man Ray, Le porte girevoli. Altre operazioni di Nespolo vanno invece in direzione della realizzazione di una sorta di museo dei musei dell’arte del Novecento. Dal 1967 comincia infatti una piccola ma significativa serie di film dedicati ai protagonisti della ricerca artistica torinese, che attraverso l’affermazione dell’arte povera si andava imponendo sul mercato internazionale, in una prospettiva di intersezione tra arte e cinema - in parallelo anche con l’underground americano - e di trasformazione dell’artista in performer anomalo. Neonmerzare (1967), Boettinbianchenero (1968) e Buongiorno Michelangelo (1968/69) dedicati rispettivamente a Merz, Boetti e Pistoletto sono esperienze in cui l’artistico diventa l’orizzonte stesso della ricerca e del lavoro di Nespolo.
Il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Philadelphia Museum of Modern Art, la Filmoteka Polska di Varsavia, il Museo Nazionale del Cinema di Torino e altre importanti istituzioni culturali hanno dedicato ai suoi film ampie retrospettive.

Gli anni settanta sono per Nespolo un passaggio fondamentale: vince il Premio Bolaffi (1974), realizza il Museo (1975-1976), quadro di dieci metri di lunghezza che segna l’inizio di una vena mai esaurita di rilettura-scomposizione-reinvenzione dell’arte altrui.
Inizia in quegli anni la sperimentazione con tecniche (ricamo, intarsio) e materiali inconsueti (alabastro, avorio, porcellana, argento...). Nasce L’albero dei cappelli, poi prodotto in serie come elemento d’arredo.


Gli anni ottanta rappresentano il cuore del “periodo americano”: Nespolo trascorre lunghi periodi negli States e le strade, le vetrine, i venditori di hot dog di New York diventano i protagonisti dei suoi quadri.
Si accumulano anche le esperienze nel settore dell’arte applicata, fedeli al dettame delle avanguardie storiche di “portare l’arte nella vita”. Lo testimoniano i numerosi manifesti realizzati per esposizioni e avvenimenti vari (tra gli altri, Azzurra, il Salone Internazionale dell’Auto di Torino, la Federazione Nazionale della Vela, le sigle per la RAI - come Indietro tutta di Renzo Arbore). Nel 1986 Genova festeggia i vent’anni di attivitŕ artistica di Nespolo con la mostra antologica di Villa Croce, La Bella Insofferenza.

Nel 1990 il Comune di Milano gli dedica una mostra a Palazzo Reale. Dello stesso anno prestigiose collaborazioni artistiche come la campagna pubblicitaria per la Campari, le scenografie e i costumi per il Don Chisciotte di Paisiello per il Teatro dell’Opera di Roma.
Nel 1991 Nespolo partecipa in Giappone all’International Ceramic Festival, Ceramic World Shigaraki. L’anno successivo la Galleria Borghi & C. di New York ospita A Fine Intolerance, personale di dipinti e ceramiche.
Nel 1995 realizza scene e costumi per L’Elisir d’Amore di Donizetti al Teatro dell’Opera di Roma, all’Opera di Parigi, Losanna, Liegi e Metz. Sempre del ’95 sono l’antologica Casa d’arte Nespolo al Palazzo della Permanente di Milano e la personale Pictura si instalatu a Bucarest e dell’anno seguente Le Stanze dell’Arte alla Promotrice delle Belle Arti di Torino, organizzata dalla Regione Piemonte. Pochi mesi dopo Nespolo assume la direzione artistica della Richard Ginori.
Sono del 1997 una personale al Museum de Fine Arts di La Valletta a Malta e una mostra itinerante in America Latina (Buenos Aires, Cordoba, Mendoza e Montevideo).
Nel 1998 realizza il monumento Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare per la cittŕ di San Benedetto del Tronto. Pubblica la monografia Arte e vita in cui espone la sua concezione dell'artista, dopo aver ripercorso la grande stagione delle avanguardie novecentesche.

Chiude il 1999 e inizia il 2000 con Nespolo+Napoli, mostra antologica al Palazzo Reale di Napoli. Per l’Anno Giubilare illustra un’edizione dell’Apocalisse di alto pregio.
Nel 2001 torna al cinema con FILM/A/TO, interpretato da Edoardo Sanguineti e prodotto dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino, in occasione della retrospettiva Turin, berceau du cinéma italien al Centre Pompidou. Ancora: Storia di musei a cura della Galleria Marescalchi di Bologna e una personale a Fukui, nell’ambito della rassegna Italia in Giappone 2001.
Nel 2002 accetta l’incarico di coordinatore artistico per il progetto di integrazione delle opere d’arte contemporanea nelle stazioni in costruzione della metropolitana di Torino. Intensissimo il 2003: una mostra itinerante nei paesi dell’est (Mosca, Minsk, Riga), a maggio una personale all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Nell’estate, durante il Festival di Locarno ancora due personali, presso


la sede del Festival e alla Galleria d’Arte Moderna e infine, a dicembre, una sua mostra a inaugurare la nuova sede dell’Alitalia a New York.

Inizia il 2004 con due importanti personali: a Vilnius in Lituania (Ciurlionis National Museum of Art) ed a Canton in Cina (Guang Dong Museum of Art di Guangzhou). In aprile, personale a Palazzo Doria a Loano (‘Homo Ludens’ il gioco), quindi altra personale al Moscow Museum of Modern Art che proseguirŕ poi al Museo dell’Accademia di San Pietroburgo.

Nel febbraio di quest’anno il Museo Poldi Pezzoli di Milano gli dedica una personale, In forma di libro, e contestualmente viene presentato il libro d’artista 32+1 per Nespolo (Edizioni Colophon).
(ultima modifica: 09/04/2005)

Note:
Filmografia

Grazie, mamma Kodak (15’, 1968)
La galante avventura del cavaliere dal lieto volto (20’, 1966/67)
Boettinbianchenero (6’, 1968)
Le gote in fiamme (3’, 1967)
Neonmerzare (3’, 1967)
Boettinbianchenero (6’, 1968)
Tucci-ucci (20’, 1968)
A.G. (60’, 1968)
Buongiorno Michelangelo (18’, 1968/69)
Con-certo rituale (20’, 1972/73)
Un Supermaschio (25’, 1975/76)
Andare a Roma (25’, 1976)
Il faticoso tempo della sicurezza o Lo spaccone (7’, 1978)
Le porte girevoli (10’, 1982)
Time after time (4’, 1994)
FILM/A/TO (12’ 30’’, 2001, co-regia Edoardo Sanguineti)




Premi e nomination

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