Daria Menozzi è nata a Modena nel 1958. Agli inizi degli anni '80 frequenta il D.A.M.S. presso l'Università di Bologna. Nel 1986 fonda a Modena, la VBR, una società di video-produzioni e realizza diversi documentari e video teatrali, in Italia e in Africa. Nel 1991 scrive e dirige insieme a Gabriella Morandi il suo primo lungometraggio Le mosche in testa presentato a numerosi festival nazionali e internazionali.
Tra 1995 e il 1999 si occupa della ideazione e realizzazione di documentari e reportage attorno ai te...visualizza tuttoemi della civiltà multietnica e dei rapporti tra nord e sud del mondo. Per "Intermedia" realizza alcuni lavori in Cina, in India, a Capo Verde, in Nicaragua, in Macedonia e in Albania.
Dalla seconda metà degli anni Novanta incomincia a trascorrere numerosi periodi in Cina, nel 1997 realizza Sprecare Sentimenti, un film documentario girato in Piazza Tian am Men, presentato in numerosi festival e mostre di arte contemporanea e nel 1998 L’ideogramma capovolto un video ritratto di Pechino.
Nel 2000 Bike Baba, il ritratto ‘on the road’ di un santone indiano che vive compiendo pellegrinaggi in motocicletta, viene presentato in concorso al 18° Torino Film Festival, e nel 2001 al NAFA Festival. Nel 2002 per la Sacher Film realizza I diari della Sacher. Storie dell’Archvio Diaristico Nazionale, L’acqua in mezzo dal diario di Dan Rabà presentato a numerosi festival nazionali e internazionali.
Nel 2004 è una delle socie fondatrici di Vivo film, con cui realizza per Rai 2 Palcoscenico, Radio clandestina, di e con Ascanio Celestini.
Nel 2005 Manoree’ un documentario sul lavoro e la globalizzazione, raccontato attraverso la storia di tre donne sindacaliste Awa, Rita e Catherine provenienti dal Senegal, dal Brasile e dalla Malesya, vince il Premio Cipputi come miglior film sul mondo del lavoro al Torino Film Festival.