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Presi per il PIL


Regia: Stefano Cavallotto
Anno di produzione: 2014
Durata: 65'
Tipologia: documentario
Paese: Italia
Produzione: Settembre Film
Distributore: n.d.
Data di uscita: n.d.
Titolo originale: Presi per il PIL

Sinossi: Il dogma del PIL domina in modo assoluto sui media, in politica, nell’opinione pubblica. Sviluppo uguale crescita. E la crescita non può che essere l’aumento del Prodotto Interno Lordo. Ma sono in tanti a non essere d’accordo. Non solo economisti, studiosi e opinion-maker che nel film spiegano in modo semplice come il PIL abbia colonizzato il discorso politico ed economico, ma anche tante persone comuni che tentano nella loro vita quotidiana di liberarsi da questo assunto ideologico, adottando pratiche alternative. Persone che hanno scelto di vivere senza più inseguire il mito della crescita infinita imposto dal sistema. Che hanno scelto, ognuno nel suo ambito e a suo modo, di mettere in pratica nel quotidiano la teoria della decrescita. Questo film è un viaggio lungo l’Italia alla scoperta di alcune di queste storie.

Quella degli abitanti di Pescomaggiore, un piccolo paese vicino a L’Aquila, che con l’aiuto di tanti volontari da altre parti d’Italia e dall’estero costruisco da zero un eco-villaggio seguendo i metodi della bioedilizia. Quella di Marta e Giorgio, che hanno deciso di vivere e lavorare con i loro figli in Valle Maira, alle porte di Cuneo, allevando capre e producendo formaggi. C’è la storia di Roberto, altro coraggioso “decrescista” che, dopo essersi dimesso da avvocato, ha optato per un part-time e con la sua famiglia è tornato al proprio paese d’origine, in provincia di Cagliari, dove si autoproduce la maggior parte di ciò che a lui, sua moglie e suo figlio serve per vivere. E infine quella del circolo torinese del Movimento per la Decrescita Felice, che con le sue numerose attività non solo sensibilizza sempre più persone verso certe tematiche, ma dimostra che è possibile vivere la decrescita anche se si vive in una grande città. Quattro storie sorprendenti ed emblematiche che ci aiuteranno a capire meglio cosa siano in pratica questa famigerata “decrescita” e il desiderio di liberarsi dal dogma del PIL, e cominciare a immaginare un mondo più giusto, iniziando dalle nostre vite.

Narratore della storia è Andrea, giornalista free-lance che da anni si occupa di ambiente e, appunto, di decrescita. Un giorno, mentre sta facendo qualche ricerca sul progetto “Coltiviamo il sole”, interessante esperienza su cui sta scrivendo un articolo, decide di andare a partecipare a una riunione dell’associazione che ha ideato questa iniziativa. Lì incontra Giorgio, interessato all’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto della propria stalla per autoconsumo, e da quel momento Andrea inizia a seguire sempre più da vicino le quattro storie secondo lui più utili per imparare ad emanciparsi da una vita dedicata alla crescita dei consumi e, quindi, del proprio stress.

Andrea percorrerà un viaggio fisico e soprattutto interiore, in cui grazie alle esperienze di questi veri e propri pionieri della decrescita felice ci si potrà rendere conto che vivere senza essere schiavi dei soldi e della crescita del PIL nazionale, oltre ad essere sempre più consigliabile in un momento in cui la crisi economica e sociale in corso si stano mostrando irreparabili, non è affatto per pochi eletti, anzi. E soprattutto, non è poi così difficile da trasformare in realtà.

Sito Web: http://www.presiperilpil.org/

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