Fondazione Fare Cinema
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Radio Egnatia


Regia: Davide Barletti
Anno di produzione: 2008
Durata: 74'
Tipologia: documentario
Genere: sociale
Paese: Italia
Produzione: Fluid Video Crew, Geco Produzioni
Distributore: Fluid Video Crew Produzioni Audiovisive Indipendenti
Data di uscita: n.d.
Formato di proiezione: HD, colore
Titolo originale: Radio Egnatia

Recensioni di :
- Torino Film Festival 2008: Dal Salento alla Turchia sulla "Via Egnatia"

Sinossi: Un artista napoletano di vocazione nomade fa da guida a un viaggio che, da Durazzo a Istanbul, segue la via Egnatia, l’antica strada romana proseguimento dell’Appia in terra balcanica.
Il percorso, segnato dall’abbandono in ogni tappa di una chianca, tipica pietra leccese, racconta le storie di persone e tradizioni, dal Salento alla Turchia, attraverso confini e molteplici identitŕ culturali. Il viaggio trova voce in "Radio Egnatia", stazione radio immaginaria il cui palinsesto č costituito dall’intreccio di suoni e informazioni reali di quei luoghi.

Sito Web: http://

Note:
Il film “Radio Egnatia” č parte di: “Egnatia, un percorso di memorie disperse”.
Il progetto Egnatia č un progetto artistico e di ricerca sostenuto dal programma Cultura 2000 per l’anno 2004 – 2005 con capofila Stalker – Osservatorio Nomade con partenariati in Francia, Grecia e Italia.
Obiettivo del progetto č la creazione di un “monumento transnazionale”, dislocato lungo la via Egnatia -che dagli approdi italiani del Salento attraversa la penisola balcanica fino ad Istanbul - dedicato alle memorie delle persone costrette a lasciare i luoghi di origine, dagli spostamenti di popolazioni legate alla costituzione degli Stati nazionali, ai recenti immigrati e rifugiati che raggiungono le coste salentine. Al progetto hanno collaborato artisti di tutti i Paesi toccati dalla Via Egnatia che hanno utilizzato la chianca leccese per puntellare la strada di “pietre miliari di memoria”. Il film “Radio Egnatia” č uno dei mezzi, assieme ad un programma radio, otto episodi televisivi, due giornali; due guide a cura dell artista Matteo Fraterno ed un sito web (www.egnatia.info), con cui la pratica di tessere relazioni e costruire memorie condivise a cavallo di confini etnici e culturali viene raccontata.


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